Champions: quanti meme irridenti, Spagna non fa sconti a CR7

(ANSA) - ROMA, 20 SET - Campeggia sulla home page di tutti i siti spagnoli la notizia dell'espulsione di Cristiano Ronaldo al 29' della sua prima apparizione in Champions con la maglia della Juventus. Stampa concorde nell'affermare che il rosso diretto per il fallo su Murillo è meritato perché il portoghese, uscito incredulo ed in lacrime, avrebbe tirato i capelli dell'avversario già a terra. Il più severo è 'Mundo Deportivo' (non a caso di Barcellona), secondo il quale CR7 si sarebbe macchiato di una ventina di aggressioni (c'è tanto di elenco con nomi e date), sia con la maglia del Real Madrid che in Nazionale. E ricorda che quello di ieri sera è l'11/o rosso in carriera del cinque volte Pallone d'Oro (dopo i 4 con il Manchester United ed i 6 con il Real), 6 per rosso diretto e 5 per doppia ammonizione. Più ironico 'Marca' che pubblica una galleria di meme apparsi sui social dopo il fattaccio, molti con l'immagine di Ronaldo in lacrime: si va dal "quando hanno fischiato un rigore alla Juve... ma ti hanno espulso da 5 minuti e non lo puoi tirare" a "quando non hai letto la clausola in piccolo sul contratto che diceva 'da questo momento gli arbitri non sono più tuoi amici visto che lasci il Real' ", passando per un Omer Simpson che espone il cartello 'la fine è vicina' sormontato dalla scritta "rosso a Cristiano Ronaldo per fallo senza palla" o un Ronaldo piangente che grida "Florentino, dove sei?". 'As' riporta invece le immagini del contatto tra Ronaldo ed il difensore colombiano, sostenendo che lo juventino avrebbe tirato i capelli di Murillo - almeno secondo l'interpretazione che ne ha dato l'arbitro tedesco Brych, richiamato dal quarto uomo Fritz - anche se il portoghese sembra poggiargli solo una mano sulla testa, senza commettere un gesto violento. (ANSA).





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La grande festa al rifugio Sette Selle: le foto più belle

Una grande festa, con molte risate, qualche lacrima di commozione e u po’ di inevitabile malinconia: il rifugio Sette Selle, in Lagorai, ha celebrato ieri un passaggio di consegne storico. Lorenzo Ognibeni, che per anni ha custodito il rifugio, insieme alla compagna Desirée Croiset ha passato la mano a due giovanissimi, Ruggero Samaden e Gabriele Andreatta, che ne raccolgono, a partire dal 1° maggio, la non facile eredità con grande entusiasmo.

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A fuoco la Borsa: Copenaghen sotto shock

Un incendio di vaste proporzioni nell'ex Borsa Valori di Copenaghen, risalente al XVII secolo, ha fatto crollare la guglia dello storico edificio, che era in fase di ristrutturazione. La guglia di 54 metri è scomparsa tra le fiamme al Borsen, che fu commissionato dal re Cristiano IV e costruito tra il 1619 e il 1640. Situato accanto al Parlamento danese, il Palazzo di Christiansborg, l'edificio ha ospitato la borsa valori fino agli anni '70 e attualmente funge da sede della Camera di Commercio danese. La polizia ha dichiarato su X di aver bloccato alcune zone del centro città per combattere l'incendio. "Stiamo assistendo a uno spettacolo terribile", ha dichiarato la Camera di Commercio danese. L'edificio, uno dei più antichi della capitale danese, era in fase di ristrutturazione quando ha preso fuoco. Le cause dell'incendio al momento sono sconosciute (foto Ansa Epa)

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Atleti con la divisa dell'Arma, grande festa a Bolzano: sul "podio" Vittozzi, Brignone e Paris

La biathleta leader di Coppa premiata come atleta dell'anno dal comandante del Centro Sportivo Carabinieri, Gianni Cuneo. Premio alla carriera all’appuntato scelto Wilfried Pallhuber (biathlon). Riconoscimenti anche per Michele Carollo (biathlon), Hannah Auchenthaller (biathlon), Iris De Martin Pinter (sci nordico), Mike Santuari (snowboard), Luca Spechenhauser (short track), Alex Gufler (slittino), Edoardo Saracco (sci alpino), Giorgia Collomb (sci alpino), Emanuel Rieder- Simon Kainzwaldner (slittino), Nicolò Ernesto Canclini (sci alpinismo), Florian Schieder (sci alpino), Dominik Fischnaller (slittino), Lukas Hofer e Patrick Braunhofer (biathlon), Eric Fantazzini e Robert Gino Mircea (bob) e i giovani Hannes Bacher, Manuel Weissensteiner e Leon Haselrieder (foto Matteo Groppo)









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A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»