Trento, salta Melone Soluzione Gabrielli

Calcio Serie D: blitz del patron Belfanti in tarda serata


di Daniele Loss


TRENTO. Marco Melone non è più l'allenatore del Trento. Ieri sera intorno alle 22 il "patron" gialloblù Piervittorio Belfanti, dopo una febbrile giornata fatta di telefonate e consultazioni, ha deciso di sollevare dall'incarico il tecnico trentino. Il pareggio ottenuto domenica contro il Seregno è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso che era ormai colmo da almeno una settimana: già otto giorni fa l'amministratore delegato era stato ad un passo dall'esonerare Melone, ma poi aveva cambiato idea. Una settimana ancora di fiducia, durante la quale nulla è cambiato. Domenica il Trento ha impattato a Seregno, muovendo la classifica, ma le cose sostanzialmente non sono cambiate.

Oggi verrà presa una decisione riguardo al sostituto di Melone: quasi sicuramente toccherà all'esperto Luciano Gabrielli guidare il Trento da qui alla fine della stagione, anche se la soluzione interna, quella che rimanda al tecnico della Juniores Ivano Martini non è ancora da escludere. Gabrielli, inattivo in questa stagione, vanta grandissima esperienza in ambito regionale e al proprio attivo ha anche alcuni campionati di Serie D, sia da giocatore (portiere nel Levico Terme) che da allenatore (con lo stesso Levico e con il Rovereto). Belfanti ha voluto prendersi tutto il tempo necessario prima di decidere e, infatti, ieri sera, al momento di andare in stampa, il nome del nuovo allenatore del Trento non era ancora noto. Ma Gabrielli è decisamente in pole position per occupare il posto lasciato vacante da Melone, al suo secondo esonero dalla guida della prima squadra gialloblù.

«È stata una decisione sofferta - queste le parole di Belfanti - perché cambiare allenatore non è mai facile. Però domenica abbiamo toccato il fondo e dunque questa era l'unica soluzione possibile per ripartire e provare a riportare la macchina in carreggiata dopo un periodo di sbandamento. La scorsa settimana sono state dette, a sproposito, un sacco di cose che non mi sono piaciute: la società ha le proprie responsabilità e se le assume sino in fondo. Ma anche l'allenatore ha le sue colpe e scaricare tutto sulla società non è corretto. I giocatori sono scarsi? Bene, ma chi li ha scelti? La società ha messo a disposizione dello staff tecnico una serie di calciatori che sono stati valutati attentamente dall'allenatore e dai suoi collaboratori. Se erano bravi due mesi fa non capisco perché adesso improvvisamente siano diventati scarsi. Ah, un'altra cosa: la società ha avuto un'altra grossa responsabilità. Volete sapere quale? Quella di non aver fatto “pulizia” al proprio interno e aver allontanato una serie di personaggi che gravitano attorno al Trento Calcio e provocano solamente danni».

Al momento resta da definire la posizione del direttore sportivo Mauro Beccaria, il cui operato è stato valutato attentamente. Probabile, a questo punto, che lo stesso Belfanti e il presidente Moser (tra i due c'è stato un chiarimento definito “a tutto tondo” dallo stesso imprenditore lavisano) affianchino Beccaria nel proprio operato da qui alla fine della stagione. Anche se non è da escludere che nei prossimi giorni venga presa una decisione ancora più radicale con l'allontanamento dell'uomo mercato mantovano, la cui campagna acquisti è stata sicuramente non all'altezza della situazione. In tutto questo che farà Petrollini? Probabile, a questo punto, che il dirigente umbro si chiami fuori. L'avventura continua, ma da oggi sul ponte di comando ci sarà qualcun altro.

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