Vintage

Moserissima, il fascino del ciclismo di una volta

Con i Moser, Motta, Basso, Bitossi e Zandegù gustoso preludio all’11esima edizione della granfondo Charly Gaul



TRENTO. Grande giornata di ciclismo d’epoca a Trento, in occasione della seconda edizione de “La Moserissima”, raduno ciclostorico dedicato alla famiglia Moser. La manifestazione organizzata dall’ApT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi con la supervisione della direttrice Elda Verones e in collaborazione con Asd Charly Gaul Internazionale, si è rivelata ancora una volta degno prologo della granfondo “La Leggendaria Charly Gaul”. Ai nastri di partenza de La Moserissima oltre 200 cicloamatori che alle ore 8:30 hanno mosso i primi colpi di pedale ad andatura turistica da piazza Duomo, rigorosamente in tenuta vintage: caschi in cuoio, maglie di lana, puntapiedi e cinghiette, biciclette fabbricate prima del 1987.

Assieme a Francesco Moser, il fratello Aldo e tanti campioni del passato: Gianni Motta, vincitore del Giro d’Italia 1966, Marino Basso, campione del mondo a Gap, in Francia, nel 1972, “Cuore Matto” Franco Bitossi, Palmiro Masciarelli, fidato gregario di Moser per dieci stagioni, Dino Zandegù e e Luciano Armani. Ad intrattenere il pubblico presente uno speaker d’eccezione: il “Falco” Paolo Savoldelli, vincitore di due Giri d’Italia.

Due i percorsi predisposti dall’organizzazione: corto (35 km) e lungo (56 km). Il primo ha visto percorrere la Valle dell’Adige fino a Besenello per far poi ritorno in città, mentre il lungo ha proposto l’ostica salita verso casa Moser, presso Maso Villa Warth, per proseguire verso località Bolleri prima di rientrare a Trento da Martignano. Agonismo bandito per un giorno, per far spazio all’allegria e ai ricordi di un ciclismo targato anni ’70, il tutto innaffiato dal buon vino dei due punti ristoro operati presso la cantina Cavit di Ravina e la tenuta della famiglia Moser.

Nel pomeriggio, in piazza Fiera, a seguito del pasta party e delle premiazioni è stata eseguita la punzonatura e l’iscrizione al Registro Storico Ufficiale Nazionale di due biciclette utilizzate rispettivamente da Aldo Moser nel 1973 e dal fratello Francesco nel 1978. Esemplari appartenenti alla collezione Moser ed esposti a Maso Villa Warth.
La giornata si è poi conclusa in bellezza in località Vason, sul Monte Bondone, dove è stato inaugurato il monumento dedicato a Charly Gaul a 60 anni dalla celebre impresa dell’8 giugno 1956 al Giro d’Italia, quando il campione lussemburghese trionfò sul Bondone conquistando tappa, maglia rosa e di lì a qualche giorno la sua prima corsa a tappe di tre settimane. La figlia di Gaul, a nome di tutta la famiglia, ha voluto porgere il saluto ed il ringraziamento alla città di Trento inviando una lettera alla direttrice dell’ApT Elda Verones: «Vorrei ringraziare l’Apt di Trento per aver avuto l’idea di organizzare “La Leggendaria Charly Gaul” dal 2006 e per continuare ad onorare la memoria di mio padre. Siamo molto orgogliose che quest’anno si inauguri anche un busto di bronzo in onore di mio padre».

Domenica l’11esima edizione de “La Leggendaria Charly Gaul” con i due percorsi mediofondo di 57 km e granfondo di 141 km e 4000 metri di dislivello con doppia scalata al Monte Bondone.

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