Calcio.In otto chilometri sono nati tre calciatori che hanno fatto (parecchia) fortuna in giro per l’Italia

Ma come è verde la valle del Chiese

Ferrari, Quarenghi e Zaninelli: gol e prodezze di tre emigranti di lusso


Daniele Loss


TRENTO. Da Condino a Lodrone, passando per Darzo, ci sono otto chilometri. Valle del Chiese, periferia del Trentino: gente semplice, grandi lavoratori e aria buona. In quei pochi chilometri sono nati tre calciatori che hanno appena fatto bingo: Nicola Ferrari in Prima Divisione con l'Hellas, Cristian Quarenghi in "Seconda" con il Feralpisalò e Marco Zaninelli in serie D con il Mantova.

Oggi la valle del Chiese è la valle dei grandi giocatori. E non si dica «sì beh, ma relativamente: ricordatevi che siamo in Trentino». Piano, piano, qui stiamo parlando di calcio che conta, mica di quello "agricolo" come tanti definiscono il pallone di casa nostra. Questi qui sono grandi giocatori, punto e basta.

"Nicolino" Ferrari ha trascinato a suon di gol l'Hellas Verona in serie B dopo quattro anni di "Purgatorio" in Prima Divisione, Cristian Quarenghi ha portato nella Terza Serie nazionale il Feralpisalò, Marco Zaninelli si è ritrovato a Mantova dopo alcune annate difficili e i virgiliani, falliti lo scorso anno, hanno riconquistato immediatamente il calcio che conta vincendo la serie D. E, prima di loro, qualche altro "pallonaro" della valle del Chiese era salito agli onori delle cronache calcistiche nazionali.

Chi non ricorda l'arcigno difensore Cornelio Donati (di Darzo, come Quarenghi), che nel 1993 alzò la Coppa delle Coppe a Wembley con la maglia del Parma? Cresciuto nella Benacense e passato poi al Bolzano, Donati divenne una "bandiera" del Padova prima di passare al Parma: giocò per quattro stagioni con i gialloblù, conquistando la serie A sul campo a 32 anni. Chiuse tutto nel 1993, battendo l'Anversa per 3 a 1 a Wembley e rendendo incredibile una carriera già di per sé fantastica. E, sempre da Darzo (ma cosa mangiano in quel paesino di 600 anime che, per poco, non è dalla parte bresciana?), arriva anche Manuel Marini, oggi allenatore nelle serie minori trentine, che nella stagione 1985-86 faceva parte della rosa dell'Hellas Verona che conquistò uno storico scudetto. Faceva l'attaccante e, dopo aver festeggiato al "Bentegodi", fu protagonista di un'onesta carriera tra serie C1 e serie C2.

INFO: ECCO DI DOVE SONO

Oggi i "moschettieri" sono altri, soprattutto Nicola Ferrari, che a Verona ha trovato la sua consacrazione dopo alcune annate prive di soddisfazioni. Domenica ha conquistato la promozione in serie B dopo una tiratissima doppia sfida contro la Salernitana. Undici reti nelle ultime diciotto partite: da quando è arrivato Mandorlini sulla panchina scaligera Ferrari ha cominciato a segnare e non si è più fermato. Compresi i due rigori (di cui uno procurato) nella finale d'andata contro la Salernitana. Il bomber di Condino a casa ci torna spesso, Quarenghi non se è mai andato da Darzo, preferendo i viaggi in macchina su e giù per il Bressciano piuttosto che l'appartamento a Salò e Zaninelli, dopo anni e anni in giro per l'Italia (Lumezzane, Treviso, Cesena), adesso cerca ingaggi vicino a Lodrone, dove abitano la moglie e i figli. Benvenuti in valle del Chiese, la terra dei campioni. Da Condino a Lodrone quest'anno è tutta una festa.













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