Il vincitore: «Il pubblico mi ha dato la carica» 

Le interviste. Alberto Vender è raggiante per l’exploit: «Mi sono allenato con Cesare Maestri, che mi ha dato qualche “dritta”». La Mugno sorride: «Importante essermi riconfermata»



Fondo. «Mi manda Cesare Maestri». È proprio il caso di dirlo per Alberto Vender, specialista della corsa in montagna proprio come il vincitore delle edizioni 2017, 2018 e 2019 della Ciaspolada e conterraneo del forte atleta della nazionale italiana. «Per me Cesare è un esempio – spiega Vender – Potersi allenare con uno dei migliori interpreti della corsa in montagna a livello mondiale rappresenta un grande stimolo. Siamo andati a correre assieme proprio pochi giorni fa, poi ci siamo sentiti due-tre volte per telefono nei giorni di vigilia della Ciaspolada. Gli ho chiesto qualche “dritta”, perché per me era la prima volta».

E che prima. «Sono molto contento di aver vinto una competizione con una storia importante e prestigiosa, ancor più perché ero al debutto – continua Vender - Stavo bene, in questo periodo mi stavo allenando con un buon ritmo, ma partecipare ad una gara come la Ciaspolada è sempre un’incognita. Vedere il mio nome nell’albo d’oro sotto quello di un campione come Cesare Maestri mi fa molto piacere. Gareggiare con il pubblico che ti incita per tutto il tracciato è stato altrettanto bello e stimolante».

Come ha trovato il percorso? «Duro – replica Vender – Il circuito di gara era impegnativo, un costante saliscendi. Nel tratto iniziale mi sono leggermente staccato rispetto ai primi, ma in salita ho visto che guadagnavo costantemente e ho capito che poteva essere la mia giornata. Correre con le ciaspole? È una sensazione strana, perché il modo di correre è identico, ma gli appoggi sono diversi. È uno sforzo molto più muscolare».

«Ogni gara ha una storia a sé – commenta Anna Laura Mugno, prima delle donne -, soprattutto questa edizione, con una formula diversa. Non mi sentivo per nulla la favorita, pur essendo in buone condizioni fisiche. Essermi riconfermata dopo il successo dello scorso anno è stato molto importante. Preferivo il percorso classico, ma anche la versione cittadina non mi è dispiaciuta. È stata una sfida affrontata in apnea, dall’inizio alla fine».

«Il secondo posto mi mancava, sono soddisfatta – racconta Simonetta Menestrina, seconda classificata - Devo ammettere di essermi divertita tantissimo, anche se il percorso è risultato molto impegnativo. Ho imparato a conoscerlo giro dopo giro».

Al traguardo è raggiante anche Mirella Bergamo, terza classificata. «Salire sul podio per la prima volta nella gara di casa è una gioia immensa, per di più se arriva a 50 anni» commenta la nonesa, che raccoglie applausi al pari del comitato organizzatore presieduto da Gianni Holzcknecht. «La formula è stata azzeccata ed ha riscosso un grande successo – spiega Holzknecht - È stata un’edizione molto faticosa da organizzare perché la neve era arrivata copiosa a novembre, poi la pioggia, temperature alte e la notte della vigilia pure il vento, ma alla fine il risultato è stato quello che ci aspettavamo». L.F.













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