Automobilismo

Il mondo dei motori piange Renzo Zorzi

Il grande pilota fiemmese, malato da tempo, si è spento a soli 68 anni: corse anche in Formula 1



TRENTO. Il mondo dell'automobilismo è in lutto per la scomparsa dell'ex pilota fiemmese Renzo Zorzi, spentosi a 68 anni dopo una lunga malattia. Originario di Ziano di Fiemme, grande talento del volante, negli anni 90 si era trasferito in Puglia dopo una carriera segnata da grandi successi, ma anche da eventi tragici.

Addio a Renzo Zorzi, il campione fiemmese che corse in Formula 1

L'ex pilota di Ziano si è spento a soli 68 anni, dagli anni 90 viveva in Puglia

Proprio pochi giorni, Zorzi fa aveva festeggiato assieme a colleghi, amici ed appassionati dell'epoca il quarantesimo anniversario lo straordinario successo colto a Monte Carlo in Formula 3, vittoria che gli aprì le porte della Formula 1. Ingaggiato da Frank Williams, sempre nel 1975 corse il Gp d'Italia con la seconda Wliiliams FW03-Ford (22esimo in prova e 14esimo al traguardo). Con il passaggio della scuderia inglese all'austriaco Wolf, nel 1976 Zorzi corse un solo Gran premio con la Williams FW04. Il trentino tornò ad affacciarsi alla F.1 nel 1977, con la Shadow. Un anno maledetto, segnato dal Gp del Sudafrica, con la responsabilità dell'incidente mortale del compagno di squadra Tom Pryce attribuita allo stesso Zorzi: fermo nella vettura in panne, il fiemmese si sbracciava per richiamare l'attenzione di un commissario di pista; questi attraversò la pista per soccorrere Zorzi senza accorgersi dell'arrivo di un'altra monoposto, decapitando Pryce con l'estintore e perdendo la vita. Malamente escluso dalla squadra dopo due ritiri, Zorzi lasciò la Formula 1 ma non l'automobilismo: nel 1979 vinse la 1000 Km di Monza con la Lola T826-Ford di Gruppo 6 assieme a Marco Capoferri.

Quindi il trasferimento in Puglia, dove ha insegnato il "mestiere" a tanti giovani piloti all'autodromo di Binetto. Gli ultimi anni di vita di Zorzi sono stati segnati dalla malattia, ma anche dal riavvicinamento al mondo delle corse, operato grazie ai social network. E oggi la sua pagina Facebook è la più grande testimonianza dell'affetto che decine, centinaia di appassionati ancora nutrivano per Renzo Zorzi.

 













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