montani confermato alla guida della filt 

Cgil: «Sì al tunnel del Brennero. La Valdastico? Dannosa»

TRENTO. La mobilità come diritto e come investimento, per favorire la crescita della comunità nel rispetto di una indispensabile sostenibilità ambientale. Dunque che chiama in causa scelte e...



TRENTO. La mobilità come diritto e come investimento, per favorire la crescita della comunità nel rispetto di una indispensabile sostenibilità ambientale. Dunque che chiama in causa scelte e pianificazione. È questo il tema su cui Stefano Montani, segretario riconfermato alla guida della Filt, ha aperto l’XI congresso della categoria. I delegati e le delegate del comparto dei trasporti, degli impianti funiviari e della logistica si sono riuniti venerdì a Ravina per definire e condividere le linee programmatiche per i prossimi quattro anni.

In tema di mobilità regionale Montani si è soffermato su due importati opere, il tunnel ferroviario del Brennero e la Valdastico. Sul primo ha parlato di un'opera strategica che permetterà anche di ridurre il traffico su gomma. Ha però ammesso che in Trentino a differenza dell'Alto Adige “la sensazione è che su questa partita il Trentino, oggi, sia in ritardo”.

Sulla Valdastico il segretario della Filt provinciale è stato netto: “E’ una soluzione che non ci convince né da punto di vista ambientale, né da un punto di vista economico. In definitiva un'opera, a parer nostro, più dannosa che utile”.

Più utile, per decongestionare il traffico dalla Valsugana, sarebbe secondo il sindacato potenziare l'attuale linea ferroviaria che porta a Bassano sia per il traffico dei passeggeri che delle merci.

Sul trasporto pubblico locale è emersa la preoccupazione per una soluzione diversa dall’affidamento in house. “Ci preoccuperebbe, perché abbiamo il sospetto che qualsiasi privato guarderebbe più al contenimento dei costi, magari incidendo negativamente sui diritti dei lavoratori e sulla qualità che oggi, il nostro trasporto pubblico locale, è in grado di offrire”.













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