Poste Italiane, il servizio carente dell’ufficio di Telve 

Il caso. Apre a giorni alterni con un solo operatore e vi si recano anche i residenti di Comuni vicini Il consiglio comunale approva un dispositivo per chiedere ampliamento dell’orario e più impiegati


Marika Caumo


Telve. Si è parlato dello sportello postale lunedì sera in consiglio comunale. A sollevare il problema, la mozione presentata dal gruppo di minoranza “SìAmo Telve”, con il capogruppo Michele Motter che ha dato lettura del dispositivo.

«Da tanti, troppi mesi la popolazione di Telve è costretta a subire l'inadeguatezza di un servizio importante come lo sportello di Poste Italiane, ridotto ormai a un'apertura a giorni alterni e con la presenza di un solo operatore», ha spiegato Michele Motter, ricordando che lo sportello di via Paradiso sia un punto di riferimento, oltre che per gli abitanti di Telve, anche per i Comuni limitrofi. «L'apertura a giorni alterni e la presenza di un solo operatore causano il formarsi di lunghe code, con attese da parte degli utenti che spesso e volentieri superano l'ora di durata», ha proseguito Motter, puntando l’attenzione sulla clientela anziana, che più subisce il disagio. Una situazione confermata dal sindaco Matteo Degaudenz, che – in accordo con l’opposizione- ha chiesto di portare delle piccole modifiche al dispositivo, impegnandosi «ad attivarsi in tempi brevi presso Poste Italiane e presso gli altri soggetti deputati affinché lo sportello postale di Telve torni ad essere aperto secondo gli orari precedenti, valutando anche la presenza di due operatori».

«Si tratta di un servizio carente da un anno a questa parte, molti risentono di ciò. Oltre che verso Poste Italiane è opportuno muoversi presso la Provincia, primo referente verso Poste Italiane, sulla scorta di quanto successo a Bolzano dove la Provincia si è fatta parte attiva per mantenere il servizio su tutto il territorio. Si sa che alla base ci sono motivi economici», ha aggiunto Giancarlo Orsingher, invitando l’amministrazione a contattare anche i Comuni di Ronchi, Torcegno, Telve di Sopra e Carzano che gravitano su Telve per l’ufficio postale. «Sentiremo anche la Comunità di valle», ha concluso Degaudenz.

La seduta è proseguita con l’approvazione della variazione di bilancio che prevede maggiori spese per 84.324 euro sulla parte corrente e 5.540 su quella straordinaria (riguardanti l’acquisto di libri per la biblioteca ed un contributo agli alpini). Da parte della minoranza sono giunte alcune richieste sul costo per la gestione della piscina sovra comunale e del servizio in gestione associata della polizia locale. Giancarlo Orsingher e Roberto Dalledonne hanno posto l’attenzione sull’acquisto da parte del Gs Lagorai Bike di un furgone, bene che con il contributo del Comune, il finanziamento al 50% della Provincia e l’aiuto delle altre associazioni, consentirebbe di avere un mezzo che potrebbe venire utilizzato e condiviso da tutti. «Cerchiamo di venirci incontro, c’è la volontà reciproca con il Gs Lagorai Bike di risolvere la questione», ha chiarito il sindaco, con i consiglieri Lorenzo Ropelato ed Elisa Pecoraro che hanno ricordato come, quando ci sono beni in comune, vadano prima stabilite regole chiare e condivise.

In conclusione il sindaco ha parlato della situazione Covid a Telve, che ha colpito in particolare Casa d’Anna, struttura che ospita le suore a riposo. Sei purtroppo le religiose decedute. «Ringrazio i cittadini e i consiglieri comunali che in questo periodo si stanno prodigando per aiutare le suore e tutte le famiglie che in questo periodo sono in difficoltà», ha aggiunto mentre da parte di Giancarlo Orsingher è stata avanzata la proposta di richiedere l’attivazione di un centro tamponi in paese.













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