Floriani e Vesco mettono le loro carte in tavola 

Castel Ivano. I due candidati sindaco illustrano i programmi a pochi giorni dal voto. Hanno alle spalle una truppa di 71 candidati consigliere in 4 liste. Entrambi puntano ad avere un asilo nido


Marika Caumo


Castel ivano. Quattro liste: 71 candidati scesi in campo a sostengo dei due aspiranti sindaci. Si ripropone a quattro anni di distanza, era novembre 2016, la sfida tra l’attuale sindaco Alberto Vesco e Armando Floriani per il secondo comune valsuganotto che conta oltre 3.300 abitanti.

Perché ha deciso di mettersi nuovamente in gioco?

Vesco. Principalmente per riuscire a concludere le attività iniziate in questo primo mandato di nemmeno 4 anni, concretizzando una serie di opere che siamo riusciti a far finanziare e che vedranno la luce nei prossimi anni. Inoltre sono motivato dal fatto che ci sono due liste di candidati che mi sostengono, un gruppo eterogeneo di persone entusiaste del progetto e di fare del bene per il nostro territorio.

Floriani. Ci siamo trovati con il gruppo uscente, cercavamo un giovane che potesse candidare. Poi si è aggiunta una seconda lista di giovani, i quali hanno chiesto a me di accompagnarli in questi cinque anni, per fare esperienza e capire come funziona l’apparato amministrativo in modo che, nel 2025, siano preparati per poter proseguire da soli. Sarà nostro compito, sia nel caso di vittoria che di sconfitta, tener unito questo gruppo.

Quali sono i punti principali del vostro programma?

Vesco. Al centro ci sono le famiglie e le loro esigenze: puntiamo ad interventi per dar loro risposte come ad esempio l’attivazione di un servizio di asilo nido a Villa Agnedo. Ci sono poi gli interventi di riqualificazione e sicurezza dei centri urbani, a partire da Strigno con la piazza IV Novembre, la sistemazione dell’area a valle dell’oratorio, la messa in sicurezza della fermata degli autobus, il marciapiede e la messa in sicurezza di Via Salesai, la realizzazione della caserma dei carabinieri in Via Degol. E poi la formazione dei marciapiedi sulla viabilità provinciale di collegamento tra i centri di Castel Ivano e con i Comuni limitrofi: da Villa a Strigno con la rotonda in località Crosetta, da Agnedo a Ivano Fracena, Piazza Santi a Strigno, da Villa a Scurelle. Infine la valorizzazione della montagna, sul Lefre (con sistemazione sottoservizi, nuovo acquedotto e illuminazione) e a Lunazza (con il recupero degli immobili da mettere a disposizione per i campi estivi ed il sociale). Vogliamo dotare il Comune di servizi e investimenti che lo rendano attrattivo e un punto di riferimento anche per i paesi vicini.

Floriani. Faremo riunioni in tutte le frazioni per capire dalla gente quali sono i problemi, di cosa c’è bisogno, in modo da stabilire delle priorità, dando incarico a dei tecnici di fare una progettazione di Castel Ivano oggi e di Castel Ivano nel futuro, tra 10 anni, sulla base delle richieste e priorità condivise. Per quanto riguarda le opere a carattere provinciale, dobbiamo essere noi a farci promotori sul raddoppio delle quattro corsie della SS47 in merito a dove e come passerà, così come per la variante fino a Strigno che deve essere rifatta, dei marciapiedi da Villa a Scurelle e da Villa a Strigno. Vogliamo trovare una soluzione per il centro storico di Strigno, ampliare e concentrare gli uffici comunali qui, punto centrale di Castel Ivano, per evitare inutili sprechi di denaro. Il nostro paese non ha necessità di grandi opere: bisogna recuperare le malghe, realizzare l’acquedotto sul Lefre. Manca poi un asilo nido. Scontata l’attenzione per scuole ed anziani. Sappiamo che per fare tutto servono fondi e sarà compito dell’amministrazione dare delle priorità in base alle richieste della popolazione e, se nel tempo emergono altre questioni da risolvere, si faranno.

Quale sarà la prima cosa che farete appena eletti?

Vesco. Riprendere i contatti con la Provincia su alcuni temi condivisi che sono sul tavolo in queste settimane, per dare impulso ad impegni oggetto della campagna: non si tratta di libro dei sogni ma di impegni concreti.

Floriani. Programmare incontri con la popolazione per vedere i problemi che ci sono, sia a livello personale sia di comunità, e su queste esigenze impostare gli interventi necessari.

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