Zanzara tigre, a Trento scattano le bonifiche

La Clarina la più colpita, calo in centro. Disinfestazione estesa a S.Pio X


Chiara Bert


TRENTO. La pioggia e il fresco degli ultimi giorni le hanno allontanate, ma sono pronte a tornare all'attacco con il caldo e l'umido. Le zanzare tigre hanno ormai colonizzato diverse aree della città. Da 3 settimane sono partiti il monitoraggio con le ovitrappole e la disinfestazione, allargati quest'anno anche a S.Pio X. Ma la zona più colpita resta la Clarina: colpa dei tanti orti e giardini privati. Mettiamoci l'animo in pace: non si tratta di un problema sanitario, ha ribadito in più occasione l'Azienda sanitaria, ma il fastidioso insetto che colpisce anche in pieno giorno continuerà a caratterizzare l'estate di molti trentini. Tanto che gli interventi di disinfestazione, affidati quest'anno dal Comune alla ditta Ecoservice di Rovereto, sono già cominciati, con cadenza bisettimanale: i tombini da bonificare sono aumentati da 1000 a 1500 e alle zone già inserite nel piano dello scorso anno, si è aggiunto anche il quartiere di San Pio X, dopo le segnalazioni degli abitanti sulla presenza della zanzara tigre. E a riprova che la situazione viene seguita con attenzione, il monitoraggio del Museo di scienze naturali è partito il 16 maggio, con tre settimane d'anticipo: 50 le ovitrappole posizionate (3 in meno dell'anno scorso). «Abbiamo tolto quelle che per tutto il 2010 hanno dato esito negativo, in via Maccani, a Ravina, al depuratore di Trento Nord e al Caproni - spiega Valeria Lencioni del Museo di scienze - mentre abbiamo aggiunto, dopo le segnalazioni arrivate, via Muredei e San Pio X». La copertura riguarda tutto il fondovalle cittadino, da Trento sud fino al Magnete, in modo da coprire via Brennero che è un'altra zona a rischio vista la presenza di molti acquitrini legati ai cantieri fermi, con 7 stazioni in Clarina. I dati raccolti nelle prime due settimane, ancora molto parziali, confermano che la zanzara tigre è presente: sono 5 i siti risultati positivi, la stagione estiva del resto è appena all'inizio. Ma con i primi giorni caldi delle scorse settimane, la zanzara è puntualmente comparsa. «Il confronto degli ultimi due anni - spiega Lencioni - ci dice che la zanzara tigre è in aumento in Clarina e in calo in centro città. Nella zona di via Santa Croce e piazza Venezia, per esempio, i trattamenti di disinfestazione hanno avuto effetto, perché sulle fontanelle e sui tombini è più facile intervenire e i giardini privati sono rari. Mentre la Clarina e l'area di Trento sud è il posto dove la situazione resta più problematica per via dell'alta concentrazione di case con orti e giardini, dove la disinfestazione ha meno presa». Le ovitrappole di via Gramsci, del vivaio di via Fersina e del parcheggio del Mc Donald sono risultate positive già da metà maggio. Ecco perché anche stasera, nell'incontro con la popolazione (ore 20.30, sala del Centro civico della Circoscrizione in via Clarina) i tecnici del Comune con gli esperti del Museo e dell'Azienda sanitaria ribadiranno le regole che i cittadini possono mettere in pratica: svuotare l'acqua contenuta in vasi e sottovasi per evitare ristagni, innaffiare orti direttamente con pompe senza mantenere riserve d'acqua a cielo aperto, coprire eventualmente vasche e bidoni, assicurarsi che le grondaie siano pulite.

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