Vitalizi, arriva l’ennesimo rinvio

Slitta al 30 aprile l’incontro dei capigruppo: i consiglieri si prendono una «pausa». Ma nella Svp continuano i distinguo



TRENTO. Pausa di Pasqua sulla questione dei vitalizi d’oro, ma mercoledì l’argomento tornerà all’ordine del giorno. È convocato per quel giorno l’ufficio di presidenza del consiglio regionale. È saltata invece la riunione programmata con i capigruppo. Il presidente del consiglio regionale Diego Moltrer ha spiegato che il rinvio dell’appuntamento è legato alla necessità di attendere il parere del presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Gallo, cui è stato chiesto un parere giuridico. A chi teme manovre diversive, il presidente regionale Ugo Rossi e il vice Arno Kompatscher hanno ribadito che «l’obiettivo è fare la legge entro giugno-luglio». Kompatscher ha consegnato a Svp e Pd un testo sui pareri dei consulenti Nogler e Falcon. Dopo la maggioranza trentina, anche il Pd altoatesino ribadisce il proprio via libera alle linee tracciate dalla giunta regionale. «Rispetto al principio della intangibilità assoluta dei diritti acquisiti, l’indirizzo della giurisprudenza è che questi vadano raccordati ai principi della finanza pubblica. Credo che ci siano i margini per una nuova legge che rimedi all’errore», sottolinea Christian Tommasini. La legge sarà di competenza del consiglio regionale, non della giunta, e nella Svp informalmente continuano a circolare i distinguo, anche perché dall’esterno spingono alcuni ex consiglieri che mirano a limitare le perdite. Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore), tra i beneficiari degli anticipi, punta i riflettori sui consiglieri eletti la prima volta nel 2008, compreso Rossi: «Si parla troppo poco del gruppo di coloro cui sono stati restituiti i 210 mila euro accantonati per la previdenza. Se a noi viene chiesto di restituire gli anticipi, nella discussione devono entrare anche loro, perché sempre di previdenza stiamo parlando».













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