Vigili del fuoco, 120 anni al servizio della comunità

Il Corpo di Commezzadura festeggiato da tutti i vigili del distretto della Val di Sole Sabato sera presentato il libro di Alberto Mosca che ne ripercorre la storia


di Francesca Tomaselli


COMMEZZADURA. Più di un secolo a “tutela della vita e della proprietà”. Il Corpo dei vigili del fuoco di Commezzadura ha festeggiato nel fine settimana il 120° della fondazione, assieme all’intero Corpo dei vigili del fuoco volontari del distretto Val di Sole riunito per il tradizionale convegno. Ad aprire la sfilata inaugurale il Comandante del Corpo di Commezzadura Franco Mattarei.

A fare gli onori di casa davanti allo schieramento dei vigili del fuoco il sindaco Ivan Tevini. «Questa festa è dedicata a tutti quelli che fin dalla fondazione hanno permesso di arrivare a questo traguardo. I vigili del fuoco rappresentano per tutti noi un esempio di costanza e serietà, non riuscirei ad immaginare una comunità senza vigili, un Corpo che nel corso degli anni ha dovuto evolvere, da persone semplici che intervenivano in caso di incendio a uomini coinvolti su tutti i fronti».

Prima del rompete le righe che ha dato il via alle esercitazioni, si sono susseguiti sul palco alcun interventi delle numerose autorità presenti. «Festeggiare insieme il traguardo del Corpo di Commezzadura - ha ricordato l’ispettore distrettuale Maurizio Paternoster - è l’occasione per rinsaldare l’unità di un distretto che molte volte ha dato prova di efficienza e collaborazione, il minimo che potevamo fare per ringraziare tutti i vigili in servizio attivo, gli allievi, i vigili fuori servizio e anche coloro che ci hanno lasciati». Dalle parole dell’ispettore un forte richiamo al valore del “volontariato puro”: «Da sempre mi sono battuto a favore dell’etica all’interno del Corpo dei vigili, un pompiere deve conoscere i propri limiti e non andare a toccare interessi personali all’interno del Corpo. Quello che io desidero è un volontariato puro dove non tutto è dovuto». Spirito del volontariato sottolineato anche dal presidente della Comunità Alessio Migazzi che si è rivolto anche ai tanti allievi presenti: «Il percorso del volontariato è una grande esperienza di vita e una ricchezza per il futuro, essere qui tutti assieme rappresenta il vero modo di festeggiare e rendere omaggio al Corpo di Commezzadura».

La storia del Corpo di Commezzadura è stata celebrata anche dalla pubblicazione firmata del “nostro” giornalista Alberto Mosca presentata sabato alla presenza del presidente della Provincia, Ugo Rossi. Una storia come testimonia lo statuto trovato all'Archivio di Stato, fondato nel 1894 a Mastellina. Si tratta del più antico tra i corpi del Comune di Commezzadura, che allora non rappresentava ancora l'unico ente amministrativo delle cinque frazioni odierne. Nel 1910 si istituì il corpo di Deggiano seguito, dopo la prima guerra mondiale, da quelli di Almazzago, di Mestriago e di Piano. Nel 1928 ci fu l'unificazione delle squadre con la creazione del Comune unico fino alla storia recente con gli incendi di Malga Scale del 1993 e quello di Malga Vaglianella del 1994 fino all’enorme incendio di Deggiano del 2012 e ai numerosi interventi per frane e alluvioni che nel corso degli anni hanno colpito il Comune. Sono ricordati poi i tanti impegni fuori Provincia e nelle missioni umanitarie.













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