Vandalismi notturni ai giardini di Arco

Una palma incendiata, panchine rovesciate, la fontana dell’ochetta divelta: danneggiato il «cuore verde» della città


di Gianluca Marcolini


ARCO. Una palma incendiata, diverse panchine rovesciate, la fontana dell'ochetta divelta e lasciata penzolante su di un fianco, segnali stradali sradicati e sparpagliati ovunque. Senza contare gli schiamazzi fino a tarda ora nelle piazze e vie del centro storico. Stavolta il segno è passato, definitivamente. Nella notte fra domenica e lunedì non si è toccato solamente il fondo, o il culmine che dir si voglia, ma anche il punto di non ritorno. Il gruppo di vandali che ha dato sfogo a tutta la propria inciviltà ha innescato, finalmente, il moto di protesta e ribellione dell’intera comunità arcense, ad incominciare dall'amministrazione comunale che ha chiesto ed ottenuto la creazione di una task force fra i Comuni, la Comunità di valle e le forze di pubblica sicurezza e che avrà il compito di fronteggiare la microcriminalità partendo proprio dagli atti di vandalismo. Le foto dei vandalismi hanno avuto vasta eco anche su Facebook.

I problemi di ordine pubblico, ad Arco, si protraggono da tanti, troppi, mesi. Sono due estati, ormai, che in centro storico si registrano, con frequenza quasi giornaliera, atti di puro vandalismo che vanno dal danneggiamento di panchine, cestini e aiuole alla sparizione di vasi di fiori e arredo urbano, dalle vetrate prese a sassate all'imbrattamento di muri. Le cronache dei quotidiani hanno in archivio una lunga serie di articoli in cui si raccontano le gesta del vandalo di turno. Stavolta, però, si è andati ben al di là di ogni possibile giustificazione ed è per questo che la risposta del vicesindaco Betta è stata perentoria: «Abbiamo un problema grave e lo dobbiamo risolvere perché vogliamo tornare ad essere un'isola felice. Polizia, carabinieri e Polizia locale saranno chiamate ad operare un giro di vite sui vandalismi e sul resto della microcriminalità che sembra aver ripreso vigore».

Ma cosa è successo l'altra notte? La sequenza dei fatti è al vaglio delle autorità competenti dopo che l'amministrazione comunale ha deciso di presentare denuncia contro ignoti. Di sicuro si sa soltanto ciò che è stato trovato il mattino seguente dai primi cittadini che hanno cominciato a transitare per i giardini. Fra questi anche Piero Zocca che ha avvertito odore di bruciato provenire da una delle palme che ancora stava ardendo. L'esercente ha chiamato i vigili del fuoco volontari di Arco per mettere fine al rogo, fortunatamente limitato, nella sua propulsione, dalla pioggia scesa nottetempo. Ma non è finita qui, perché gli uomini del cantiere comunale si sono visti costretti a rimediare ad altri danneggiamenti.

Oltre alla solita razzia di panchine rovesciate e sparpagliate in giro per i giardini, hanno dovuto anche rimettere in sesto la fontana dell'ochetta – quella posizionata nei pressi del parco giochi – praticamente “sradicata” dal proprio basamento e lasciata “moribonda” su di un lato. In via delle Monache, invece, è stata presa di mira la segnaletica stradale. Ai vandalismi sono seguiti gli schiamazzi uditi distintamente in via Ferrera e nel resto del centro. La notizia di quanto accaduto l'altra notte ha fatto presto il giro della città ed è pure apparsa sui vari “social”, tempestati di commenti furibondi da parte di molti cittadini indignati ma soprattutto stufi di una situazione che ha raggiunto l'apice. Qualche settimana fa, sempre con il favore delle tenebre, qualche mano ignota si era “divertita” ad utilizzare i sassi prelevati alla base del monumento, posto dietro il Casinò, gettandoli sulle panchine del viale. In precedenza un pesante vaso di fiori era stato trovato all'interno della grande fontana sotto le finestre del municipio. Una serie di atti vandalici contro i quali ora l’amministrazione locale, assieme alle forze dell’ordine, cercherà di mettere fine con una serie di interventi mirati sul territorio, ma soprattutto all’interno dei giardini pubblici della città.

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