Vandali scatenati: graffiti e bandiere bruciate

A Ravina il raid contro i muri della chiesa, della circoscrizione e della scuola


Gino Micheli


RAVINA. Il vizietto è sempre quello: liberare la fantasia imbrattando gli edifici con alcune volgarità. Così, presumibilmente nella notte fra sabato e domenica gli «artisti» si sono esibiti in atti di vandalismo sulla chiesa, casa circoscrizionale e scuola. Ma hanno fatto anche di peggio bruciacchiando due delle bandiere issate nel piazzale della sede circoscrizionale: quella dell'Italia e quella di Trento mentre hanno lasciato intatta quella dell'Unione europea. L'intervento sulla chiesa è quello più evidente.

Stavolta (non è infatti il primo episodio) oltre che sul retro, a livello del piccolo parco ricavato alcuni anni fa dalla Pro Loco, hanno agito anche sulla facciata, in rialzo, quindi sul tetto, lungo via Val Gola. La stessa "firma" sulla casa circoscrizionale l'hanno perfezionata ad ovest dell'entrata. Sulla scuola elementare invece, chiusi i cancelli, hanno sfogato la loro voglia di impronta sul retro scuola, fra il piano terra e il primo piano, approfittando dell'entrata dall'attiguo piazzale della casa circoscrizionale e sala Demattè di via per Belvedere e dalla facilità con cui si accede al tettuccio del primo piano. Adesso bisogna pulire e chi paga è sempre Pantalone.

Il presidente della Circoscrizione Roberto Stanchina è amareggiato perché, ogni tanto, succedono questi fatti. «Non so come chiamarli - asserisce - so che sono atti di vandalismo e per questo ieri pomeriggio ho fatto denuncia ai carabinieri di Mattarello contro ignoti nella speranza che si trovino i colpevoli. Chiederemo l'intervento dei tinteggiatori per ripristinare la facciata della sede e la sostituzione delle bandiere rovinate. Dobbiamo anche cercare di capire cosa si può fare per prevenire visto che si ripetono questi spiacevoli inconvenienti».













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