Un assegno a 15 mila famiglie

Approvata la legge che aiuta i trentini a pagare tasse e spese e aumenta lo sgravio Irap alle aziende in difficoltà


di Robert Tosin


TRENTO. Dalle 10 alle 15 mila famiglie in giugno si vedranno recapitare un assegno che potrà variare dai 350 ai mille euro. Ieri infatti il consiglio provinciale ha approvato (tutti favorevoli, la Lega si è astenuta) la legge che mette a disposizione 30 milioni di euro: metà sono destinati alle aziende sotto forma di sgravi Irap, il rimanente è un contributo una tantum, cioè un “regalo” per far fronte alla pressione fiscale a cui sono sottoposte le famiglie. Lo scopo ultimo è quello di sostenere le spese della classe sociale medio bassa, cioè quella che non ha diritto alle sovvenzioni del reddito di garanzia ma allo stesso tempo risente in modo pesante del giro di vite impositivo ordinato dal governo romano. Nel mirino, soprattutto, l’Imu, la tassa sulle case che è stata definita iniqua e anticostituzionale. In aula, ieri durante il dibattito durato poco meno di sei ore, nessuno ha azzardato una difesa, nemmeno d’ufficio, della tassa sulla prima casa. Anzi, uno degli emendamenti, quello presentato dal consigliere del Pdl Rodolfo Borga ha tenuto vivo il dibattito sulla questione della tassa. Borga ha in sostanza chiesto che si rimborsasse l’Imu sulla prima casa a tutti, senza fare una distinzione secondo i parametri Icef. La spesa, ha detto, sarebbe la stessa e si sarebbe fatta un’operazione più equa cancellando una tassa anticostituzionale.

Il no della giunta e della maggioranza è stato categorico. Diversa la visione del tema, esplicitata sia dall’assessore Gilmozzi sia dal capogruppo Lunelli. Rimborsare in modo indistinto rischierebbe di non attivare il circolo virtuoso di quel denaro che, se in mano ai “ricchi”, non verrebbe usato per sostenere i consumi.

Sul principio dell’aiuto, però, tutta l’aula si è dimostrata d’accordo. La Lega si è distinta con l’astensione solo per le sue perplessità sullo strumento dell’Icef. Dellai ha chiarito più di una volta che l’intervento è una tantum e emergenziale, consapevole che non è sufficiente a far fronte alla crisi nel suo complesso. Per questo, ha detto, vi sono interventi strutturali già attivati e altri che verranno avviati a breve. Questa legge, invece, avrà attuazione rapidissima: una commissione deciderà i parametri di riferimento e nel giro di 10 giorni sarà operativa. L’Agenzia dei pagamenti si occuperà poi del saldo.

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