Un’aquila tra le pale dell’elisoccorso: salvo l’equipaggio

Il nuovo Agusta della Provincia era in fase di atterraggio con a bordo un paziente, a una altezza di 200 metri



TRENTO. Se la sono vista brutta ameno in quattro ieri pomeriggio nei cieli di Madonna di Campiglio: il pilota dell’elisoccorso, un infermiere, un paziente e il medico rianimatore. E forse anche qualche ignaro sciatore che ha rischiato di venire travolto per uno scherzo del destino. Il velivolo si è scontrato durante la fase di atterraggio con un’aquila. Ma alla fine la peggio l’ha avuta il volatile, mentre l’Agusta dei vigili del fuoco è riuscito a terminare la manovra senza che nessuno si facesse del male.

Nel linguaggio aeronautico è definito "bird strike", ed è proprio un "impatto con volatili", in questo caso un'aquila, quello che si è verificato nel primo pomeriggio di ieri. L'insolito incidente di volo si verificato pochi minuti prima delle ore 14, nel bel mezzo di un doppio intervento di soccorso da parte di uno degli elicotteri Agusta in forza al Nucleo Elicotteri dei Vigili del fuoco di Trento. Erano le 13.50 circa quando dal rifugio Boch è arrivata una richiesta di intervento dell'elisoccorso per un malore. Giunto sul posto, l'elicottero ha imbarcato la persona che si era sentita male ma durante le operazioni l'equipaggio riceve un'altra chiamata per un soccorso urgente sulla vicina pista Pradalago, dove uno sciatore era rimasto infortunato. Con il primo paziente a bordo, l'elicottero si è dunque recato subito verso il luogo dell'infortunio con l'obiettivo di lasciare a terra medico e soccorritore per proseguire poi il volo verso l'ospedale Santa Chiara con il primo paziente e l'infermiere, mentre medico e soccorritore avrebbero provveduto a stabilizzare lo sciatore infortunato, e tornare quindi alla Pradalago per concludere l'intervento.

L'impatto con l'aquila è avvenuto durante la fase di atterraggio sulla pista Pradalago, con l'elicottero ad un'altezza di circa 200 metri da terra. L'aquila è sbucata all'improvviso da destra. Avvertito dal tecnico di volo della presenza del volatile, il pilota ha virato nel tentativo di evitare il contatto con l'aquila, ma ormai era troppo tardi per evitare lo scontro. L'aquila è purtroppo finita sulle pale dell'elicottero, rimanendo uccisa sul colpo.

Accertato, una volta atterrato, che l'impatto non aveva provocato danni così gravi dacompromettere il volo, l'elicottero ha quindi proseguito nella sua missione, decidendo però per prudenza di atterrare all'aeroporto di Mattarello anzichè dirigersi verso l'ospedale Santa Chiara. Da Trento invece è stata fatta partire un'ambulanza per recuperare la persona soccorsa.

Sempre in via precauzionale, e in osservanza ai protocolli di sicurezza, veniva successivamente deciso di inviare alla Pradalago un altro elicottero, un Dauphin, il primo disponibile in quel momento, per recuperare lo sciatore ferito.

Il soccorso, nonostante l'inaspettato contrattempo, è stato portato a termine positivamente accumulando solo qualche minuto di ritardo.

In serata si è potuto nel frattempo accertare che l'elicottero Agusta non aveva subito alcun danno: il mezzo di elisoccorso è dunque nuovamente operativo.













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