Trento, guerra delle gallerie fra Comune e A22 

Il Comune vorrebbe spostare l'autostrada in tunnel dall'Interporto a Ravina, l'Autobrennero propone di passare sotto le attuali gallerie del Doss Trento


Chiara Bert


TRENTO. «Guerra» delle gallerie tra Comune e A22. Palazzo Thun vorrebbe spostare l’autostrada in tunnel dall’interporto a Ravina, usando l’attuale tracciato per la tangenziale. Autobrennero propone invece di interrare l’autostrada sotto le attuali gallerie del Doss Trento.
 Se guerra sarà, non si combatterà a breve. È vero che la giunta comunale ha appena confermato nel piano della mobilità il progetto di interramento dell’autostrada. Ma è lo stesso assessore Michelangelo Marchesi a spiegare che si tratta di «progetti a lungo periodo». L’amministrazione sa bene che l’A22 ha già bocciato questa soluzione. «Sarebbero costi folli», aveva detto a febbraio il presidente Paolo Duiell, «la società sta già sostenendo una spesa altissima per realizzare la terza corsia dinamica».
 Nonostante queste parole inequivocabili, il Comune va avanti. Perché? «Continuiamo a ritenere, insieme alla Provincia, che quella sia la soluzione sui tempi lunghi», ha confermato ieri Marchesi. Il ragionamento di palazzo Thun è il seguente: le attuali gallerie sotto il Doss Trento non hanno lo spazio sufficiente per la terza corsia dinamica, quella che servirà nei momenti di emergenza come incidenti e ingorghi di traffico. A quel punto sarebbe utile spostare il tracciato dell’autostrada verso il Bondone, interrandolo dal casello di Trento Nord al futuro casello di Ravina, e utilizzare l’attuale sedime per far posto alla tangenziale che è in sofferenza di spazi.
 Non la pensano allo stesso modo in via Berlino, dove l’interramento così come pensato da Provincia e Comune non è considerato un’ipotesi percorribile. I vertici di Autobrennero lo hanno detto senza mezzi termini all’assessore nell’incontro avuto proprio in vista dell’approvazione del piano della mobilità. Non è bastato a convincere palazzo Thun: «È un’ipotesi interessante anche se lontana e anche se serve una quantità enorme di risorse», ha ripetuto due settimane fa il sindaco Alessandro Andreatta.
 «Lo spostamento non è previsto dal nostro piano finanziario», conferma il presidente di Autobrennero Paolo Duiella. In via Berlino sono allo studio soluzioni diverse. La più concreta è quella di far passare il tracciato sotto le attuali gallerie: «L’unico punto in cui non c’è posto per la terza corsia - spiega Duiella - sono i tunnel del Doss Trento». Una soluzione che avrebbe costi evidentemente molto inferiori rispetto allo spostamento dell’autostrada, ma che per il Comune sarebbe più complessa. «Gli spazi a lato dell’autostrada non sono liberi e poi il rischio sarebbe di dover chiudere almeno parzialmente l’A22 con problemi pazzeschi per il traffico», avverte Marchesi.
 In attesa di capire quale tra i due progetti di interramento avrà la meglio, il presidente Duiella annuncia che la sperimentazione della terza corsia dinamica partirà entro fine anno fra Trento e Rovereto: la terza corsia di emergenza sarà larga tre metri e mezzo. Il costo di realizzazione dell’opera - tra Verona e Egna - ammonta a 120 milioni di euro













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