La cerimonia

Trento capitale del volontariato. Ianeselli: «I volontari ci aiutano a restare umani»

Iniziata la cerimonia al palazzetto. Il sindaco di Trento: «Prenderci cura degli altri dà senso alla vita e rende più felici. La nostra è la città di Chiara Lubich, di don Dante e di Antonio Megalizzi»



TRENTO. «Il volontariato rende più felici. Dà senso alle giornate, dà una direzione di vita. E’ una boccata d’ossigeno nel tempo spaesato e spesso disperato che ci è toccato di vivere, per questo oggi c’è più che mai bisogno di volontariato». E’ uno dei passaggi dell’intervento del sindaco di Trento Franco Ianeselli che ha aperto la cerimonia di Trento capitale europea del volontariato al palazzetto dello sport.

Ianeselli ha ricordato che Trento è «città europea del dialogo, che sceglie il confronto come metodo, la cooperazione come pratica quotidiana. La città di Chiara Lubich, di don Dante e Antonio Megalizzi». E ha concluso ringraziando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presente alla T Arena, e tutti i volontari: «I volontari ci aiutano a restare umani».

 

 













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