Trasporti, piccole ditte in crisi La Lega: «Colpa della Provincia»

Il Carroccio: la politica del lease-back ha favorito grosse aziende che poi si sono trasferite all’estero Con queste disparità, in 3 anni l’erario ha perso 30 milioni per mancato incasso di Iva e accise


di Michele Stinghen


ROVERETO. L'autotrasporto merci è in forte crisi, in particolare in Vallagarina, e ad acuire le difficoltà sono state anche le politiche della Provincia. Lo denuncia la Lega Nord: con la politica di lease-back fatta in favore di alcune imprese del settore, sono state messe in crisi altre, più piccole, che hanno subito ancora di più la concorrenza di aziende rafforzate dall'immissione di liquidità pubblica. E a patirne le conseguenze, ricorda il Carroccio, non sono solo i dipendenti o i proprietari delle imprese, ma tutta la collettività, per il mancato incasso all'erario. «Dal 2007 al 2011 abbiamo perso 30 milioni di incassi erariali, provenienti da accise e Iva», afferma Maurizo Fugatti, parlamentare del Carroccio. La Lega fa riferimento ai dati della Camera di Commercio di Trento, che però si fermano al 2009; per gli ultimi due anni ci si base invece da un'indagine compiuta dal partito. Il settore della logistica, in Trentino, è in difficoltà in particolare in Vallagarina, con segni "meno" evidenziati sia dalla camera di commercio per il periodo 2007-2009, sia nei dati raccolti dai leghisti. «I dipendenti in quattro anni si sono dimezzati, da 900 a 435; gli automezzi da 800 ora sono 350; più che dimezzati i chilometri percorsi», sono alcuni dati snocciolati da Fugatti. Il fenomeno è motivato da ragioni di mercato: all'estero i costi del settore sono la metà, e quindi nel settore della logistica prevalgono imprese lituane, polacche, bulgare, slovene, e così via. Secondo la Lega la Provincia ha fatto però delle scelte sbagliate. In particolare i lease-back con cui la Provincia ha acquistato immobili dandoli poi in comodato, immettendo così liquidità in alcune aziende. «Non entriamo nel merito di queste scelte, ma le aziende che non hanno avuto questo beneficio subiscono la concorrenza interna di chi invece l'ha ottenuto», conclude Fugatti. «In particolare - aggiunge il senatore Sergio Divina -, imprese medio piccole, che sono rimaste nonostante tutto in Italia o che hanno trasferito parte dell'attività all'estero mantenendo però il cuore dell'azienda nel nostro paese. Invece grosse imprese hanno ottenuto sostanziosi finanziamenti dalla Provincia, e poi hanno comunque delocalizzato l'intera azienda». Il consigliere provinciale Civettini annuncia iniziative: «Ci attiveremo affinché la Provincia intervenga a favore di queste imprese, ora penalizzate. O tutti o nessuno; l'ente pubblico non si può tramutare in imprenditore, ma ascoltare tutti». Per aiutare le piccole e medie imprese dell'autostrasporto la Lega propone di diminuire le accise sulla benzina, istituire collaborazioni nel settore per ridurre i costi; e consiglia di vigilare sulle politiche del lease-back: «Almeno stiano attenti a non favorire delle imprese rispetto ad altre».

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