TRENTO. L’allarme arriva da Sergio Merz della Lipu, ed è una richiesta di aiuto a tutti per evitare le morti di numerosi pettirosso che si stanno consumando anche quest’anno a causa della trappole per topi. L’ultima segnalazione alla Lipu è arrivata da Lavis, martedì sera. «Un mix micidiale: un cartone pieno di colla con vicino un boccone avvelenato, e con un pettirosso ancora vivo incollato all’altezza della pancia. Questo è quello che è stato trovato da una signora che portava a spasso il cane che per poco non lo mangiava, con relative gravi conseguenze. Per evitare questi gravi inconvenienti si devono utilizzare questo tipo di trappole esclusivamente all'interno delle abitazioni». Il problema sono appunto le trappole per topi che utilizzano colla. «Il fenomeno sta aumentando - spiega Merz che della Lipu è delegato - e purtroppo, chi usa tale sistema, non si preoccupa della possibilità che altri animali selvatici, quali piccoli uccelli e mammiferi, possano essere catturati e imbrattati di colla fino alla morte. Nel migliore dei casi il piumaggio può essere così compromesso da impedire all’uccello di volare. Non so se ci troviamo di fronte ad un'invasione di topi campagnoli e ratti, ma diverse persone stanno usando questo sistema con tavolette e cartoni piene di colla, messe ovunque senza rispettare le normative vigenti. Quando queste micidiali trappole vengono usate all'esterno delle abitazioni, a nostro avviso si può ipotizzare il reato di uccellagione, (reato penale) o cattura illegale di fauna selvatica, anche se si era in buona fede. Per evitare queste gravi conseguenze - è la conclusione di Merz - si devono utilizzare questo tipo di trappole esclusivamente all'interno delle abitazioni».