Tonco e tortel, le confraternite ai fornelli 

Il prossimo fine settimana a Palazzo Roccabruna anche gnocchi, stofiss e le novità sguazet e noci



TRENTO. Parata di vestimenta, non di scena ma della Confraternita di appartenenza, nel salone di palazzo Roccabruna, Enoteca del Trentino. Per la prima di un evento che si svolgerà nella storica sede di via Ss. Trinità 24 nel prossimo fine settimana, da giovedì a sabato, il 9, 10 ed 11 di novembre. Dalle 19 alle 22, con cerimonia inaugurale alle 18 di giovedì. Titolo, “I piatti delle Confraternite trentine al Roccabruna”. Ad illustrare i contenuti di questa prima volta – ce ne saranno poi almeno altre due – Andrea Bassetti, lo chef Gran Maestro della Confraternita del Tonco de Pontesel, cerimoniere Luca Boscheri. Con loro oltre alla già citata Confraternita del Tonco del Pontesel, nata nell’aprile del 2015 – mentre la più antica è quella della Vite e del vino – quella del Tortel de patate, della Carne Salada, dei Gnocchi di patate con le sardele, delle Noci del Bleggio, dello Stofiss e dello Sguazet. In abbinamento alle specialità sopra descritte, verranno proposti dei vitigni rigorosamente autoctoni scelti con professionalità dai sommelier di palazzo Roccabruna. Tra le new entry nel novero delle Confraternite, quella dello Sguazet, zona di Albiano, col suo propositore Fiorenzo Varesco e delle noci del Bleggio, presidio Slow Food, frutto che nasce solo per innesto e che vivrà una grande festa l’11 e 12 novembre a Cavrasto. La specialità riconosciuta, anche grazie alla Fondazione Mach, come dice Guido Donati, vede su 8.500 piante solo il 9,5% nella zona del Bleggio e quest’anno causa le gelate, la produzione ha subito delle contrazioni che hanno reso ancora più ricco e ricercato il frutto. Altra novità che verrà proposta a palazzo Roccabruna, la polenta di patate, detta “Pult” in cimbro, nata a Malga Millegrobbe lo scorso 30 settembre ed ora specialità unica che sarà il giusto accompagnamento di tutti i piatti. Come ha ricordato Andrea Bassetti, l’enogastronomia è da sempre il regno della creatività ma come in ogni altro campo non può prescindere dalle regole ed in questo ambito è rappresentata dalla tradizione. Che però, se abbandonata a sé stessa correre il rischio di affievolirsi alla prova del tempo e di farsi travolgere dall’innovazione. Per questo c’è il ruolo fondamentale delle varie Confraternite del gusto, libere associazioni di persone legate da un’unica passione e depositarie dell’autentica tradizione culinaria, promotrici pure in termini storico culturali. (c.l.)















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