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Telve piange il cuore generoso di David

Oratorio e ambienti sportivi affranti per la tragica scomparsa: «Animava campeggi e Grest». Oggi alle 15 l’estremo saluto


di Marika Caumo


TELVE. Si terranno oggi alle 15 i funerali di David Micheletti, lo sfortunato 33enne travolto da un tronco nei boschi sotto Musiera. E le offerte raccolte saranno devolute alle Missioni dell’America Latina che insieme alla moglie Lorena aveva visitato negli anni scorsi e durante il viaggio di nozze, nel 2011. Un ultimo gesto di solidarietà, l'ennesimo di questo ragazzo a cui tutti volevano bene.

Una vita troppo breve la sua, ma piena, intensa. Tra la gestione del rifugio di famiglia, il famoso Passo Manghen, dove lavorava come cuoco, e i tanti interessi, primo fra tutti il pallone. Giocato ma soprattutto insegnato ai bambini. Con passione. E loro stravedevano per lui. Così come i suoi tre nipotini ed il quarto in arrivo. Lo prendevano in giro gli amici: con tutti maschi, era l'unico tra i Micheletti che avrebbe avuto una femminuccia. Quella bimba tanto desiderata che verrà al mondo tra pochi giorni e crescerà con i bei ricordi che tutti conservano del suo papà.

«L'oratorio è basito, sotto shock. David era la persona più disponibile che esiste, c'era sempre e si dava un gran da fare. Mi chiedo perché proprio lui». E' ancora scosso Silvano Berti, storico presidente dell’Oratorio di Telve, di cui David faceva parte insieme a Lorena. Erano loro che col gruppo RagGio, insieme ad altri ragazzi animavano i campeggi ed i Grest. «Se c'era bisogno era lì, ancora prima che glielo chiedessi. Pensi che avevamo una finestrella rotta ed ogni giorno dicevo domani, domani la sistemo. Bene, lui un giorno è arrivato, l’ha vista, se l’è portata via e in un attimo l’ha riparata. Tra una decina di giorni avremmo avuto il carnevale, ora ci troveremo per decidere se organizzarlo o meno, anche se lui ci direbbe "félo". Questo era David», conclude Berti.

Centinaia e centinaia i messaggi di cordoglio ed incredulità, di dolore ed affetto postati sul profilo Facebook del Passo Manghen, che David curava, così come quello dell'Us Telve, di cui era vicepresidente e responsabile del settore giovanile. Gli amici di sempre, quelli conosciuti nei viaggi e nelle missioni in Messico e Sud America, i ragazzini che allenava, le loro famiglie, i dirigenti e le società di calcio della valle e di tutta la provincia, la gente di Telve e della Valsugana, chi lo aveva conosciuto su, tra le sue montagne, al Passo Manghen.

Tutti hanno voluto stringersi attorno a Lorena e alla loro grande famiglia, mamma Marliese, papà Luigino, i fratelli Christian e Manuel con le mogli ed i nipoti, la nonna, i suoceri, i cognati, i cugini. Una famiglia molto conosciuta, che si è trovata d'improvviso a fare i conti con un destino crudele.













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