Stelvio, dal prossimo anno scatta il pedaggio

A partire dalla prossima estate per transitare sul versante altoatesino del passo dello Stelvio gli automobilisti dovranno pagare un pedaggio: lo ha deciso la giunta provinciale di Bolzano senza aspettare un accordo con la Lombardia



BOLZANO. Arriva il pedaggio a quota 2.758 su una delle strade più panoramiche d'Europa: il passo dello Stelvio. La giunta provinciale di Bolzano ha deciso di fare sul serio e dall'anno prossimo sarà approntato il primo casello sul versante altoatesino della strada che, dopo avere raggiunto le pendici del ghiacciaio dello Stelvio, ridiscende nelle piane della Lombardia.

Per i ciclisti (che non saranno coinvolti dalla misura) si tratta della mitica Cima Coppi, che si raggiunge dopo avere percorso 48 tornanti mozzafiato, con le vallate verdi di abeti e di larici in basso e le nevi perenni sulle cime che si affacciano lungo il percorso. Immersa nel Parco  Nazionale dello Stelvio, la strada è percorsa ogni estate da migliaia e migliaia di automobilisti e di motociclisti che giungono qui da ogni parte d'Europa.

La strada fu inaugurata nel 1825 dall'imperatore Francesco I d'Austria per collegare la val Venosta direttamente con Milano, allora territorio austriaco, attraverso la Valtellina. Fino al 1915 il valico era percorso tutto l'anno da un servizio di diligenze grazie all' opera degli spalatori che la tenevano aperta durante tutto l'anno. Oggi la strada viene chiusa durante l'inverno, ma d'estate subisce l'assalto dei turisti e così la Provincia autonoma ha deciso per il pedaggio. Gli importi incassati andranno alle opere di manutenzione della strada e anche a investimenti per la tutela dell'ambiente e del paesaggio alpino.

Dopo il primo esperimento con il pedaggio introdotto sul passo del Rombo, una strada poco frequentata che conduce in Austria, ora Bolzano ha deciso di intervenire su un'arteria certo più importante. Per quanto riguarda il versante lombardo - ha sottolineato il governatore altoatesino Luis Durnwalder - ogni decisione spetta alle autorità locali competenti. E se per
lo Stelvio il pedaggio è ormai cosa fatta, nulla è stato ancora deciso per le strade dei passi dolomitici. Come ha spiegato Durnwalder, si tratta qui di un territorio che si estende su Alto Adige, Trentino ed anche sul Bellunese ed occorrono quindi decisioni concertate.

Tenendo presente che non tutti gli albergatori di una delle zone più turisticamente sviluppate delle Alpi (si pensi soltanto a Cortina) sono d'accordo nell'introdurre limitazioni che, temono, potrebbero riflettersi negativamente sui fatturati degli alberghi e dell'economia turistica in generale.

Positivo il giudizio sull'iniziativa da parte di Gustav Thoeni, ex pluricampione dello sci che è nato proprio a Trafoi, il paesino dove sarà installato il primo "casello" dello Stelvio: "Si tratta di una soluzione a prima vista sensata  - ha detto  - e vediamo ora quali saranno gli effetti concreti. In Austria e in Svizzera - ha commentato Thoeni - sono ormai parecchie le strade sulle quali da tempo si paga per passare. Certo anche sullo Stelvio le auto e le moto che transitano tutta
l'estate sono moltissime. Se con il pedaggio saranno gli automobilisti a contribuire alle spese per la manutenzione della strada, questa mi pare un'idea giusta".













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