Sosta a pagamento e campeggi rendono florido il bilancio Amsa

Per la prima volta il rendiconto presentato a Comune di Arco e Ingarda è saldamente positivo Le nuove zone blu hanno reso 190 mila euro. E a Prabi record di ospiti: sfiorata la quota 104 mila


di Gianluca Marcolini


ARCO. Gli stalli blu a pagamento fanno felici l'Amsa e il suo presidente Stefano Tamburini che per la prima volta, nei giorni scorsi, ha potuto presentare ai propri soci - il Comune di Arco con il 99% delle azioni e l'Ingarda con quello che resta del pacchetto - un conto consuntivo finalmente positivo, che sarebbe stato addirittura sontuoso senza il fardello degli interessi bancari che la società di viale delle Palme è costretta a versare alla Cassa Rurale per il mutuo acceso sull'area ex Domenichelli al Linfano.

Dalla gestione dei parcheggi blu l'Amsa ha incassato, nel 2011, quasi 190 mila euro, ben 108 mila in più dell'anno precedente. Merito della rivoluzione compiuta dall'amministrazione arcense che ha mandato a regime il piano della sosta, introducendo nuove aree per la sosta a pagamento ma anche una differenziazione delle tariffe, speciali abbonamenti e sconti per i residenti. Riuscendo a rimpinguare gli incassi senza scontentare più del lecito i residenti.

Buone notizie sono giunte pure dalla gestione dei campeggi, soprattutto da quello di Prabi che ha chiuso con un attivo superiore di oltre 100 mila euro rispetto all'anno prima (30 mila euro per quello alle foci del Sarca). La tipologia ricettiva maggiormente richiesta dagli ospiti si conferma essere il bungalow che ha un indice di occupazione di circa l'80 per cento sull'intera stagione turistica.

Alla fine le presenze turistiche messe a segno dalla struttura ai piedi del monte Colodri sono state 103.899, miglior risultato da 15 anni a questa parte. Ed anche il 2012 sembra essere iniziato con il piede giusto, anche se una prima proiezione ufficiale la si avrà solo a metà giugno, oltrepassati i tradizionali "ponti" festivi che sanciscono l'arrivo sul Garda di migliaia di turisti germanici.

Proprio il mercato tedesco si conferma la “gallina dalle uova d'oro”: il 55 per cento degli ospiti dei campeggi arcensi proviene dalla Germania (solo il 7% dall'Italia) e considerando la situazione economica europea è un bel sollievo per Tamburini, per il suo vice Mario Matteotti e per il resto del consiglio di amministrazione.

Però non sono tutte rose e fiori. Una delle note dolenti è certamente la piscina che ha fatto registrare circa 10 mila euro in meno di utili a causa di un'estate, quella scorsa, condizionata dal maltempo del mese di luglio. L'altro aspetto negativo sono i 137 mila euro di interessi passivi che Amsa è costretta a pagare, ogni anno, per risarcire la banca del prestito concesso.

«Ma a breve, in tal senso, potrebbero esserci notizie positive - commenta Stefano Tamburini - grazie all'operazione di sviluppo che riguarderà il Linfano. Il progetto dell'Università è quasi pronto e nelle prossime settimane riusciremo ad avere le idee chiare su cosa fare di quelle aree. Ovviamente sarà un progetto condiviso con le amministrazioni di Nago Torbole e Riva, oltre che di Arco, e con la Provincia. L'altra novità riguarderà l'immagine dell'azienda: ci doteremo di una nuova veste informatica, di un nuovo simbolo e anche di nuove divise».

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