Sale sul solaio, cade nel vuoto e muore 

Silvio Malacarne, 68 anni stava lavorando su una scala quando ha perso l’equilibrio. L’allarme dato dall’anziana madre



TRENTO. Stava lavorando nel solaio del casolare di Fiavé e per Silvio Malacarne, 68 anni, quella era un’abitudine quando veniva in ferie nella casa natale. Stava lavorando con un martello e quel rumore costante si è interrotto all’improvviso facendo preoccupare la madre Gelsomina. L’anziana è corsa al casolare e ha trovato riverso a terra il figlio. Ha chiesto aiuto, la risposta dei sanitari è stata immediata, il tentativo di rianimazione lunghissimo, ma per Malacarne non c’era purtroppo più nulla da fare. I traumi riportati nella caduta dall’alto erano stato fatali.

L’allarme è arrivato alla centrale unica del 112 pochi minuti prima delle 15.30. Poche parole per descrivere la situazione e la dinamica di quanto successo. Le condizioni dell’uomo (che da tempo viveva a Cles con la sua famiglia ma che mai aveva dimenticato le sue radici che sono a Fiavé) sono apparse immediatamente molto critiche. Sul posto, oltre all’ambulanza, anche l’elisoccorso e l’equipe sanitaria si è occupata per lunghi minuti dell’uomo. Una rianimazione nel tentativo di strappare alla morte Malacarne, ma poi il medico si è dovuto arrendere: il cuore del 68enne non sarebbe mai più tornato a battere. La notizia del tragico incidente si è sparsa molto velocemente a Fiavé e poi a Cles lasciando senza parole chi ha avuto la possibilità di incrociare la propria vita con quella di Silvio Malacarne. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco volontari e quindi i carabinieri. A loro il compito di ricostruire la dinamica di quanto successo. In base ad una prima ricostruzione, ieri verso le 15 Malacarne aveva annunciato che sarebbe andato sul solaio della costruzione che si trova a pochi metri dalla casa dove abita la madre ultranovantenne. Aveva dei lavori da fare e per lui non era inusuale passare delle ore in quel casolare per sistemare delle cose, per fare dei lavoretti e anche per passare il tempo. L’uomo da tempo si era trasferito a Cles, ex carabiniere, aveva poi trovato lavoro nel campo delle telecomunicazioni, ma Fiavé restava un luogo in cui faceva spesso e volentieri ritorno. E quel casolare era uno dei «suoi» luoghi. E quindi quando ieri aveva annunciato che sarebbe andato nel solaio, nessuno si era preoccupato. Aveva iniziato a lavorare su una scala, probabilmente con un martello perché la madre aveva sentito per lunghi minuti sul rumore ritmico. Che poi si era improvvisamente interrotto. La donna ha atteso e poi, preoccupata, è andata verso quel casolare. E ha trovato il corpo del figlio steso a terra. A quanto pare era sulla scala quando ha perso l’equilibrio ed è caduto rovinosamente a terra. Perdendo la vita.

Immediatamente è stata avvertita anche la moglie che era a Fiavé con il marito e che poco prima si era allontana per andare a fare delle commissioni. E la terribile notizia della morte del marito l’ha raggiunta mentre si trovava sulla corriera.

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