il caso

Rubano una lampada ma il treno ferma la fuga

Sfortunato tentativo di furto al TuttoGiardino di Lavis: l’auto scatta ma subito si ferma in coda al passaggio a livello. E il derubato recupera la refurtiva


di Daniele Erler


LAVIS. Questa volta c’è da ringraziare anche il fatto che i lavori d’interramento della Trento Malé non siano ancora conclusi. Solo un insieme di fortunate coincidenze e la prontezza di riflessi di Paolo Zanolli, il giovane titolare, ha permesso infatti, mercoledì nel tardo pomeriggio, di sventare un furto al negozio “Tutto Giardino”, in via Zandonai a Lavis. «Ora però servirebbe un segnale dalla politica – lamenta Zanolli, che è anche presidente dei Giovani imprenditori di Confcommercio Trentino – già dobbiamo affrontare tre mostri: tasse, burocrazia e crisi economica. Ora c’è anche la criminalità».

È lo stesso Zanolli a raccontare quanto successo. Mercoledì, dieci minuti prima delle 19, Zanolli è uscito dal negozio per andare verso la sua auto, nel parcheggio antistante al punto vendita. In quel momento la sua collaboratrice era già impegnata alla cassa con un cliente. «Nell’atrio del negozio, prima dell’ingresso, c’è l’esposizione dei terricci e di alcuni altri prodotti – spiega Zanolli –. Ho notato una signora straniera, sulla sessantina. L’ho vista arrivare e portare via una lanterna da giardino dall’atrio, dopo pochi secondi. Era impossibile che avesse avuto il tempo per pagare, anche perché la mia collaboratrice alla cassa era ancora impegnata con l’altro cliente». È un attimo. La signora sale al lato passeggero di una Polo bianca, che è lì ad aspettarla. L’auto accelera per uscire dal parcheggio del “Tutto Giardino”, immettersi su via Zandonai e fuggire. In quel preciso momento – per pura coincidenza – però ci sono le stanghe abbassate al vicino passaggio a livello, dove sta per passare la Trento-Malé. Su via Zandonai si è quindi formata una coda di macchine, la Polo bianca con la ladra resta ferma all’incrocio, non può uscire dal parcheggio del negozio. Zanolli la insegue di corsa, si avventa sull’auto ed apre la portiera, sempre dal lato passeggero. «Non credo se lo aspettassero – spiega –. Ho aperto la portiera e sono riuscito ad afferrare la refurtiva, solo più tardi ho scoperto che il valore di mercato era di soli 50 euro. La donna mi ha guardato allibita e mi ha chiesto: “Ah, ma non l’ho pagata?”». Dentro l’auto ci sono tre donne. La sessantenne con la refurtiva e due ragazze più giovani, tutte straniere. Quella al volante, racconta Zanolli, si mette ad urlare: «scusa, scusa, è incinta», riferendosi alla ragazza nei posti dietro. Nel frattempo passa la Trento Malé, il passaggio a livello si rialza, la Polo bianca riesce a fuggire. Quanto meno questa volta Zanolli è riuscito a recuperare il maltolto.

Ieri si è recato dai Carabinieri di Lavis per sporgere denuncia, portando i filmati della videosorveglianza (il negozio ha 10 telecamere) ed il numero della targa dell’auto. Poco prima dell’ultimo Natale “Tutto Giardino” aveva subito un altro furto, quella volta andato a buon fine. «Una donna era entrata e aveva distratto i miei collaboratori – ricorda Zanolli – mentre un’altra era riuscita a prendere il denaro dalla cassa, rubando 700 euro». Nell’agosto 2015 invece “Tutto Giardino” aveva subito nella notte degli atti di vandalismo. Tre casi in poco più di un anno. Decisamente troppi per Zanolli. «Il vero problema è che non c’è la certezza della pena – si sfoga –. Spesso queste persone vengono arrestate ma rilasciate dopo poco. Lo sanno che non hanno nulla da perdere».













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