Rovereto: il mercato trasloca, incognita viabilità

I negozianti di via Dante attendono la disposizione finale delle bancarelle


Nicola Filippi


ROVERETO. Per sette martedì, i negozianti di via Dante sono pronti a sopportare l'invasione delle bancarelle del mercato. Ieri mattina sono stati superati anche gli ultimi dettagli tecnici. Più scetticismo, invece, sull'ipotesi di corso Bettini. Ma il sindaco Miorandi non si ferma. Lavorerà, a stretto contatto con gli ambulanti, per creare un mercato di qualità. Il sindaco Miorandi e una squadra di tecnici ieri mattina si è portata in via Dante per effettuare una simulazione di mercato. Sicurezza e viabilità saranno garantite, assicura il sindaco. Miorandi conferma che nei prossimi giorni i cittadini saranno informati sui cambiamenti. Temporanei, ma importanti, da martedì 23 novembre fino a Natale. Parcheggi. Le auto, davanti ai negozi, spariranno dal lato ovest della strada, per lasciare spazio al flusso di auto («alla ricerca di un parcheggio libero», ironizzano i residenti). Sul marciapiede finiranno anche i due box azzurri della spazzatura. La fermata degli autobus di linea invece non si tocca.  Ciclabile off limits. Per andare da est a ovest i ciclisti roveretani, arrivati sul ponte sul Leno, dovranno imboccare a destra la pista ciclabile e portarsi sulla passerella, poi imboccare il portico e attraversare il centro storico. Per la prima volta, ma «non attraverso la Pesa».  Le bancarelle. Confermato che saranno sul lato est di via Dante. Mentre i furgoni creeranno una barriera fisica dal flusso di auto. I negozianti di via Dante. Al Videosound, Sara ed Alex Romani sono scettici: «Mettere le bancarelle davanti a negozio non è mai positivo. Primo, verranno a mancare parcheggi. Poi, non è detto che la gente che frequenta il mercato venga anche in negozio. Sono due tipi di clientela diversi. Stesso discorso vale anche per i mercatini natalizi». Al bar ViaDante20, Matteo Bertoni è più preoccupato per l'ipotesi corso Bettini: «Si allontanerà gente dal centro. Ma per Natale potrebbe portare benefici, forse lavorerò qualcosa in più. Bisognerà vedere l'effettiva dislocazione delle bancarelle». Il collega Riccardo Angheben, titolare del bar De Min, non si sbilancia: «Sono curioso, perché voglio vedere oggettivamente come sarà la disposizione dei banchi. A livello di incassi non riesco a fare un'analisi utile». Alla gelateria La Favola, aperta da cinque mesi, Dragica sorride: «Mi porterà nuova clientela».

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