Rovereto, ecco i tesori d’arte nascosti della città

Da luglio aprirà la quadreria a Palazzo Alberti con opere di Depero, Moggioli, Boudin e il “fabrication laboratory”


di Luca Pianesi


ROVERETO. Le collezioni civiche della città di Rovereto in mostra a Palazzo Alberti Poja a partire dai primi di luglio. E’ ormai in fase di conclusione l’allestimento della prima esposizione, intitolata “Vissi d’Arte”, che darà il via al progetto della quadreria civica di Rovereto. La mostra, che raccoglierà 130 opere realizzate tra ’800 e ’900, sarà aperta al pubblico e visitabile con il biglietto unico, da 5 euro, del Museo Civico di Rovereto. E sono tutte della Fondazione Museo Civico le opere presentate in questa prima rassegna e che in futuro saranno esposte all’interno di Palazzo Alberti Poja. «Come Fondazione - spiega il direttore del Museo, Franco Finotti - disponiamo di oltre 3.000 pezzi tra quadri, sculture, stampe, mobili donati dai collezionisti della città, in particolare da Giovanni Giovannini, Guido Cornelio Zecchini e Tullio Fait, o provenienti da raccolte d’arte municipale e dell’Accademia Roveretana degli Agiati. Nel tempo, faremo ruotare le diverse opere all’interno del Palazzo, con esposizioni a tema e dedicate a diversi artisti e a diversi periodi storici, in maniera tale che quella dell’Alberti diventi una sorta di mostra permanente ma cangiante e in divenire».

Nel titolo della prima rassegna “Vissi d’Arte” sono nascoste le ragioni stesse della nascita del progetto «realizzato – spiega il curatore della rassegna, Mario Cossali - grazie a coloro che “vissero d'arte“ in una duplice maniera: da un lato i pittori, gli scultori, gli incisori che eseguirono le opere; dall'altro i collezionisti e donatori delle stesse che sono stati i depositari dell'arte che oggi possiamo andare a proporre». E in questa prima mostra saranno esposti quadri di Eugene Boudin, Eugenio Prati, Umberto Moggioli, Fortunato Depero, Tullio Garbari e di tanti altri artisti roveretani e non solo. «E’ questo un percorso - conclude l'assessore alla formazione e al patrimonio civico dei saperi, Giovanna Sirotti – in continuità con la precedente amministrazione. Noi, la quadreria civica, abbiamo deciso di collocarla nel zona del polo universitario e culturale della città. E alla mostra di Palazzo Alberti affianchiamo anche un fabrication laboratory. Un laboratori interattivo al servizio della comunità che metterà a disposizione della cittadinanza e dei visitatori le capacità e gli strumenti dei professionisti dell'arte. Chiunque potrà vedere come si esegue un restauro e come si allestisce un’esposizione, ma al tempo stesso potrà utilizzare dispositivi tecnologici di grande qualità come le stampanti 3D, gli stetoscopi, gli scanner iperspettrali a costi ridottissimi e con l’ausilio di grandi professionisti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano