«Riforma delle pensioni e stop al clima di razzismo» 

A Caldes la festa dello Spi Cgil. Purin: «La legge Fornero va superata, pensiamo ai giovani». Ianeselli, appello al centrosinistra: «È l’ora della responsabilità»



TRENTO. «La riforma delle pensioni è un tema urgente. Il Paese deve pensare agli anziani, ma anche ai giovani ed ai migranti». Lo ha detto ieri, in valle di Sole, Ruggero Purin, segretario dello Spi Cgil, nell’ambito della nuova edizione della Festa del sindacato delle pensionate e dei pensionati della Cgil. A Caldes, alle Contre, si è parlato della delicata fase che sta attraversando il Paese. «Una fase che comporta una presa di posizione rispetto all’urgenza della riforma delle pensioni – ha detto Purin-. Non solo chi le riceve, si deve pensare anche a chi le paga». Il pensiero è rivolto ai giovani ed alla frantumazione lavorativa di cui sono vittime. Accanto al tema delle pensioni e a quello del futuro precario dei giovani, c’è stata anche la riflessione che riguarda il ruolo di molti immigrati anche nel tessuto sociale di oggi. «Affrontare in modo semplicistico la questione dei migranti è un errore» ha detto Purin. In Trentino sono 160 mila circa le pensioni erogate. Per chi invece è in uscita, vi è la necessità di ampliare la flessibilità, secondo il sindacato, per consentire ai lavoratori una maggiore libertà nell'accesso alla pensione, con un sistema di uscita a 62 anni, anche con quote, e con 41 anni di contributi senza vincoli.

Grande la preoccupazione espressa per il clima che si sta diffondendo oggi in Italia. Così il segretario della Cgil Franco Ianeselli. «Tante volte si è detto che viviamo in un tempo straordinario. Alle volte anche a sproposito. Ma questa volta è vero. Si sta seminando un clima di odio nel Paese, cercando negli stranieri il capro espiatorio. Non basterà una piccola ripresa economica ad arrestare questo clima. Serve impegno, serve un’ azione quotidiana da parte di tutti noi». Le elezioni di ottobre sono un passaggio cruciale per il Trentino, secondo Ianeselli. «La nostra autonomia ha senso se rimane luogo di incontro tra culture, se vive in un contesto aperto e in un'Europa coesa». Il sindacato rivendica i risultati ottenuti sul territorio anche con l'ultimo assestamento di bilancio, «ad esempio con modifiche all'Icef più favorevoli per i pensionati soli». Infine l’affondo del segretario Ianeselli. «Siamo attoniti di fronte alle convulsioni della politica provinciale. Non è sufficiente un’ etica delle buone intenzioni, se poi porta a risultati sciagurati. E' il momento di essere responsabili, pensando agli interessi della comunità. Il nostro è un nuovo appello, di chi chiede e pretende un sussulto di responsabilità».













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