«Regalano» al sindaco i conigli del cimitero

La curiosa protesta di Cia e Giuliani per denunciare l’invadente presenza Andreatta rassicura: «Entro cinque mesi il problema sarà risolto»


di Daniele Peretti


TRENTO. In Comune la protesta va in scena... a suon di conigli. Due animali, infatti, sono stati dati “in regalo” al sindaco Alessandro Andreatta da parte del consigliere di Civica Trentina Claudio Cia e da Bruna Giuliani, catturati nei giorni scorsi al cimitero a conferma di come l'invasione dei conigli non conosca sosta. Anzi prima della primavera la colonia era stimata in un centinaio di esemplari, ma dopo la stagione degli amori è quasi impossibile farne una stima esatta. Corrono liberi per il cimitero cittadino, si costruiscono le tane sotto le tombe; restano nascosti per la prima parte della giornata e poi, man mano che diminuisce l'affluenza via a mangiare fiori e piante.

[[(Video) «Regalano» al sindaco i conigli del cimitero]]

«La loro presenza tollerata ormai da più di un anno», ha sottolineato Bruna Giuliani, «crea una serie di problemi. Il primo è il calo confermato anche dai rivenditori fuori dal cimitero, della vendita dei fiori freschi che la gente ha sostituito con quelli finti. Oppure spazio alle piante grasse, ma non manca nemmeno chi ha nascosto a lato delle tombe, dei bocconi avvelenati». Una signora presente alla consegna dei conigli al sindaco Andreatta, incalza: «E tutti soldi che abbiamo speso per colpa dei conigli, chi ce li rimborsa? Mio marito è morto da poco e non me la sento di fargli mancare i fiori, bene spendo 50 euro alla settimana perché regolarmente se li mangiano i conigli. Ma che cifra salta fuori moltiplicando il costo singolo, per tutte le tombe del cimitero». Un'altra signora, protesta: «Al cimitero manca la sorveglianza. Durante le ore di punta si vede qualche guardiano, poi già nel pomeriggio non c'è più nessuno. Allora se non si ha la possibilità di fare manutenzione, meglio tagliare le siepi che adesso crescono incolte, anche per rendere meno comoda la vita dei conigli».

Ma come ci sono arrivati i conigli al cimitero? «Il loro primo regno incontrastato era l'argine dell'Adige. Quando sono cominciati i lavori all'ex Michelin - ricorda Claudio Cia - hanno provato a spostarsi verso est, dopo la tangenziale, ma non devono aver trovato un ambiente ideale. Si sono spostati verso il Briamasco dove mi domando come abbiano fatto, al contrario del cimitero, a mandarli via a tempo record, poi sono arrivati i primi al cimitero. L'invasione da un anno: dopo che è stato aperto il sottopasso di collegamento del Muse».

Un anno trascorso senza un intervento realmente incisivo, o meglio per Giuliani, Cia ed i cittadini presenti alla pacifica invasione dell'ufficio del sindaco, senza fare assolutamente nulla.

E il sindaco Andreatta come si difende? «Siamo nella fase di chiarificazione che precede un'ordinanza ad hoc. Massimo in cinque mesi il problema sarà risolto». Come? «Non è semplice, perché si tratta non solo di mandarli via, ma anche di impedirne il ritorno. Ci siamo confrontati con gli agricoltori, con i cacciatori (e perché non con gli animalisti?), col servizio funerario e con la Tutela Ambiente allo scopo di arrivare ad un intervento che sia in regola con tutte le leggi. E' stata avviata una classificazione delle razze e siamo quasi pronti per partire».













Scuola & Ricerca

In primo piano