Redditi, in Trentino crescita del 2,5%

In tasca 208 euro in più a testa. In base ai 730 la media è di 21.823


Jacopo Tomasi


TRENTO. In base ai 730 del 2011 il reddito medio dei trentini nel 2010 è stato di 21.823 euro. Dato leggermente più basso rispetto alla media nazionale (pari a 21.933 euro), ma tra i pochi in crescita. Rispetto al 2009, infatti, il reddito dei trentini è aumentato del 2,48%: significa che un cittadino di Trento ha messo in tasca 208 euro in più rispetto all'anno precedente.

I dati dei 730 del 2011 sono stati messi a disposizione dalle Acli a livello nazionale. Ne esce una panoramica sulla condizione economica dell'interno Paese, ma anche regione per regione. Per quanto riguarda i trentini, emerge che non possiamo vantare i redditi più alti, ma almeno la crescita più significativa negli ultimi due-tre anni. Ulteriore testimonianza che qui, la crisi, s'è sentita meno che altrove.

Ma vediamo i numeri. I redditi complessivi degli italiani sono cresciuti dello 0,43% rispetto alle dichiarazioni del 2010. Il reddito medio, a livello nazionale, è di 21.933 euro. In Trentino, invece, i redditi rispetto al 2010 sono cresciuti del 2,48%, unica realtà col segno "più" assieme alla Provincia di Bolzano (+1,14%) e all'Abruzzo (+2,15%). Anche se si tiene conto dell'inflazione all'1,5%, i redditi sono cresciuti dello 0,98%. A parità di potere d'acquisto, rispetto al 2009, un trentino ha visto crescere il proprio reddito in media di 208 euro. A livello nazionale, invece, c'è stato un calo di 234 euro. Per fare alcuni esempi in Molise la perdita di potere d'acquisto è stata di 759 euro, in Sicilia di 732, in Campania di 683 euro. A Bolzano il calo è stato di circa 77 euro rispetto all'anno precedente.

Tra i redditi più alti, invece, il Trentino non spicca. Il reddito medio dei trentini è di 21.823 euro. Al top c'è la Lombardia con 23.930 euro, seguita dagli abitanti del Lazio (23.703) e da quelli dell'Emilia Romagna (23.183). I cugini bolzanini hanno un reddito medio di poco superiore a quello dei trentini, pari a 21.932 euro. Nemmeno 1.000 euro in più. Fanalino di coda di questa classifica, invece, è la Puglia con un reddito medio di 16.763 euro. Poco più su gli abitanti della Basilicata con 16.857 euro. In generale il Sud soffre più del Nord. Ma la fotografia delle Acli mette in evidenza anche le differenze tra i vari mestieri.

Tra i redditi per categoria (si tratta di quelli dichiarati nel 2007) spiccano i lavoratori autonomi. Gli avvocati hanno un reddito medio di 49.100 euro, gli agenti immobiliari di 35.000, gli ingegneri sfiorano i 29.000 euro annui. Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, chi lavora in alberghi pensioni o campeggi prende 21.000 euro l'anno, dipendenti di macellerie e negozi di alimentari 22.500, commessi in profumerie quasi 25.000. Nelle ultime posizioni della classifica troviamo parrucchieri ed estetisti con 10.400 euro dichiarati. Poco più su gli ambulanti (11.000). I meccanici superano i 15.000 euro l'anno, mentre baristi e ristoratori, stando ai 730, non arrivano ai 17.000 euro.













Scuola & Ricerca

In primo piano