la nostra inchiesta

«Quei bus venduti perché erano costosi»

La presidente di Tt Monica Baggia spiega perché i tre pulmini costati 900 mila euro sono stati ceduti a 4500



TRENTO. «Quegli autobus erano dei prototipi. Trentino Trasporti li aveva acquistati nell'ambito di un progetto europeo per la riduzione delle polveri sottili, ma, appunto, erano dei pezzi unici e per questo motivo il loro utilizzo si è rivelato costoso.Era costosa la manutenzione. Così la società ha chiesto alla Provincia di escluderli dal proprio contingente di mezzi e poi sono stati venduti». La presidente di Trentino Trasporti Monica Baggia spiega la vicenda dei tre costosissimi autobus Europolis che Trentino Trasporti ha acquistato tra il 2000 e il 2004 per 870 mila euroe poi ha rivenduto per 4.500 euro in un'asta alla società romana Trotta che gestiva il servizio di Skibus.

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La presidente spiega che non è stato fatto alcun favore alla società privata: «Quei mezzi erano stati acquistati nell'ambito di un progetto europeo. C'era anche un finanziamento di Bruxelles. Eravamo ancora in un periodo in cui si poteva anche sperimentare. L’obiettivo era quello di abbattere le polveri sottili e l’inquinamento. Per questo vennero acquistati quegli autobus. Ma poi il progetto si rivelò più costoso del previsto. Quei mezzi vennero usati poco proprio per questo motivo. A costare era soprattutto la manutenzione. Così dopo qualche tempo quei mezzi vennero usati poco. Però facevano parte del contingente dei mezzi della società. Trentino Trasporti non può avere più di una quota determinata di mezzi.

Per questo motivo nel 2010 Trentino Trasporti ha chiesto alla Provincia di mettere gli autobus fuori dal contingente per poterli sostituire con dei mezzi che venivano usati effettivamente. Una volta avuta l’autorizzazione, abbiamo proceduto all’asta per la vendita. Sono stati fatti due lotti. Uno di questi, quello composto dai mezzi più vecchi, se l’è aggiudicato la Trotta. Era stata del resto l’unica a partecipare alla gara. Per l’altro lotto, invece, non c’è stata alcuna offerta. I due mezzi comunque non sono stati ancora consegnati. Si trovano ancora nella sede della Trentino Trasporti».

La presidente Baggia tiene a precisare che non si tratta di mezzi pericolosi o insicuri: «Quei bus non hanno niente che non va. Solo sono troppo costosi per un servizio di linea. La manutenzione di prototipi è onerosa soprattutto per quanto riguarda i pezzi di ricambio. E’ difficile procurarsi questi pezzi per non dire impossibile».













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