Poste: in Trentino niente pacchi e raccomandate al sabato

Arrivano solo a Trento e a Rovereto, nelle valli si aspetta fino a lunedì


Marzia Bortolameotti


TRENTO. La rivoluzione delle Poste in Trentino è scattata a fine novembre, ma solo ora si fanno i conti con i primi disagi. Da quella data i postini non lavorano più il sabato e dal 24 gennaio anche i centri di smistamento, come il Cpo di Spini di Gardolo, si sono adattati a questo nuovo orario spalmato su cinque giorni. Il risultato? I pacchi e le raccomandate spesso rimangono ferme fino a lunedì mattina. E ciò accade anche se il servizio viene pagato profumatamente. Mentre a Trento e Rovereto i problemi sono limitati, quelli che ne risentono di più sono i residenti nei centri con meno di 35 mila abitanti che al sabato non ricevono né le raccomandate di priorità 1 né i pacchi celeri. Una squadra di postini volontari garantisce la consegna dei giornali e delle raccomandate di priorità uno anche di sabato, ma cosa succede: il servizio è garantito solo a Trento e Rovereto, negli altri centri le raccomandate spedite il venerdì si fermano nel centro (Cmp) di Verona che appunto non lavora più di sabato. «Chi abita a Cles - spiega Catia Pancin, segretaria della Cisl Poste - non si aspetti che arrivi la raccomandata il sabato, dovrà attendere fino al lunedì». Nonostante le raccomandate costino dai 6 euro ai 9 euro con ricevuta di ritorno, non è detto che arrivino entro le 24 ore. Poi c'è il problema della consegna dei giornali. Sul tavolo c'è un accordo tra Poste Spa e l'editoria che verrà discusso a marzo. «Il futuro della consegna dei giornali e delle raccomandate anche il sabato è incerto da marzo in poi», precisa la sindacalista e il problema maggiore riguarderà la piana Rotaliana, la val di Sole e la val di Non. «In quella zona le Casse rurali hanno regalato ad ogni correntista un abbonamento ad un quotidiano, il 60% del nostro volume di traffico di abbonamenti è lì. Per il momento siamo riusciti a garantire il lavoro dei postini ancora spalmato su sei giorni, ma dopo marzo anche in quella zona si potrebbe sospendere la consegna al sabato», con il conseguente caos che si verrà a creare. L'ultimo problema riguarda la consegna dei pacchi postali che è gestita dalla Sda, una società del gruppo Poste. Avvisi che vengono smarriti, pacchi che non si trovano e persone che girano da un ufficio postale all'altro per recuperare la propria corrispondenza. «I problemi maggiori li abbiamo riscontrati sul pacco celere 3 - spiega la Pancin - perché la gente si fionda all'ufficio postale senza accertarsi che il pacco sia effettivamente già arrivato. Se non c'è nessuno in casa, infatti, il cittadino deve attendere l'avviso del portalettere prima di recarsi alle poste per il ritiro». Tre le tipologie di pacco: quello ordinario che in sette giorni viene consegnato e costa 7 euro, il pacco celere 3 (che in tre giorni deve essere consegnato e costa 11,40 euro) e il pacco celere 1 che costa fino a 22,20 euro e deve essere consegnato entro un giorno lavorativo. La consegna al sabato viene garantita solo a Trento, non negli altri paesi, dove si deve attendere fino al lunedì mattina.

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