Piscina, Daldoss salva il progetto

Mezzolombardo, l’assessore promette il finanziamento provinciale anche senza un’area alternativa


di Andrea Asson


MEZZOLOMBARDO. Doveva essere la settimana decisiva per la realizzazione della piscina in Rotaliana. Invece tutto è rimandato. Forse.

I sindaci di Mezzocorona e San Michele all'Adige, Mattia Hauser e Clelia Sandri, che avevano promesso di presentare il progetto entro l'11 giugno, termine previsto per la presentazione dell'istanza negli uffici preposti della Provincia di Trento, hanno deciso di fare un passo indietro. La decisione è maturata in un incontro avuto la scorsa settimana con l'assessore provinciale Carlo Daldoss. Un incontro a quattro: oltre all'assessore, erano seduti al tavolo i due primi cittadini Hauser e Sandri assieme alla loro collega di Mezzolombardo, Anna Maria Helfer.

Daldoss è stato chiaro: il contributo scade e senza l'assenso del municipio di Mezzolombardo nessun altro progetto "alternativo" rispetto all'originario sarà preso in considerazione. L'assessore provinciale ha però promesso che prossimamente sarà preparata una delibera di giunta "ad hoc", un impegno per un futuro finanziamento di un impianto natatorio a Mezzolombardo. Il contributo in scadenza il prossimo 11 giugno impegnava le casse provinciali per 7,5 milioni di euro. Una cifra importante, destinata alla realizzazione dell'impianto con valenza sovracomunale (Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele), già in inserita nel bilancio provinciale dal lontano 2007. Nell'accordo tra i tre municipi, l'area su cui costruire la piscina era a Mezzolombardo, nella zona Braide. Tuttavia a causa di un contenzioso giudiziario tra l'amministrazione comunale e la famiglia proprietaria del fondo su cui si doveva costruire l'opera, tutto il procedimento per l'appalto è stato ed è tuttora bloccato. In questa situazione d'inerzia, con il rischio di perdere il contributo provinciale in scadenza, i due sindaci di Mezzocorona e San Michele avevano trovato un'area alternativa, a Grumo dove attualmente è ubicato il campo da calcio, senza però l'accordo con la loro collega Helfer.

«Presenteremo il nostro progetto – aveva dichiarato la scorsa settimana Clelia Sandri – anche senza il via libera di Mezzolombardo». Ora invece,lo stop improvviso. Potrebbe essere letta come una vittoria del sindaco Helfer. Tuttavia l'avvio di un nuovo procedimento e i continui tagli sul bilancio provinciale potrebbero voler dire addio alla piscina. Sia a Mezzolombardo, sia in tutta la Piana Rotaliana.













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