Picchiato da un detenuto, l'agente denuncia

Tensione nel carcere di Spini che ha già superato quota 240



TRENTO. Momenti di tensione nel carcere di Spini di Gardolo. Un agente di sorveglianza ha presentato un esposto in procura contro un detenuto accusato di averlo picchiato con pugni e spintoni. L'agente si era presentato nella cella e alla richiesta di quale fosse l'armadietto del vestiario, il detenuto avrebbe risposto con atteggiamento minaccioso. Insospettita, la guardia ha deciso di procedere ad una perquisizione. A quel punto è scattata la reazione violenta del detenuto, che si è opposto con pugni e spintoni, e quindi è stato trasferito in una cella senza suppellettili. L'agente ha subito informato il comando e ha anche deciso di presentare un esposto sull'accaduto.

L'episodio cade in un momento molto delicato per il nuovo carcere di Spini, destinato ad accogliere un numero sempre maggiore di detenuti. È dei giorni scorsi la notizia che il ministero della giustizia ha portato la capienza della struttura, progettata per 240 persone, a quasi il doppio (427 detenuti). Gli agenti di custodia, che avrebbero dovuto essere 380, saranno invece 182. Una comunicazione che ha provocato la dura reazione dei sindacati, per i quali così verranno meno le condizioni di sicurezza. Preoccupato dalla decisione del ministero anche il presidente del consiglio provinciale Bruno Dorigatti: «Il Trentino - ha detto - era e rimane fermamente intenzionato a ospitare una struttura all'avanguardia e che non replichi i guasti del sistema penitenziario nazionale». Lo stesso presidente della Provincia Dellai, quando fu ventilata l'ipotesi di raddoppiare i detenuti, aveva minacciato di fare una catena umana di protesta attorno al carcere. Ma l'ipotesi oggi è diventata realtà: la settimana scorsa a Spini sono arrivati 25 carcerati in più da Milano.













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