Pergine, l’inaugurazione della cappella restaurata 

Molte le celebrazioni solenni che si sono svolte durante tutto il fine settimana in città e nelle frazioni. Concluso il “percorso della memoria” avviato nel 2014


di Roberto Gerola


PERGINE. Momenti solenni a Pergine, così come nelle frazioni, per celebrare la Giornata dell’Unità d’Italia e delle Forze Armate. Nel tardo pomeriggio, manifestazione a Canezza e ieri mattina, cerimonia a Pergine.

A Canezza ha trovato compimento il “percorso della memoria” che la comunità della frazione perginese aveva iniziato ancora nel 2014 ricordando il “Primo Natale di guerra 1914” e proseguendo poi con una serie di iniziative storiche che sono state tappe di avvicinamento al 100° della fine della Grande Guerra: musical, recite, canti e musiche, visite a mostre e luoghi della memoria (come il Forte Busa Grande). La conclusione appunto sabato con l’inaugurazione dei lavori di restauro alla cappella (del 1927) che ricorda i caduti e delle due lapidi con i nomi dei militari morti per la guerra o dispersi. Anche qui, autorità e rappresentanza d’arma.

Ieri mattina a Pergine la cerimonia con la deposizione di corone d’alloro nei siti più significativi. Quest’anno, è stata scelta la frazione di Ischia con il suo monumento eretto alla fine della Grande guerra e che riportava 24 nomi tutti militari degli Imperi centrali ai quali sono poi stati aggiunti altri cinque nomi di Caduti nel secondo conflitto mondiale. Il rito è poi proseguito al Parco della pace, fino al 1970, cimitero militare dove ancora esiste un grande cippo dell’epoca e un dettagliato pannello informativo: oltre 2.000 soldati sepolti di differenti Paesi europei poi riesumati e trasferiti in parte a Rovereto e in parte nei Paesi d’origine. E dove era sepolto anche il famoso pilota ungherese Josef Kiss. Anche qui deposizione della corona e onore ai Caduti. Terza corona al cimitero monumentale di Pergine dove poco dopo la fine della Grande Guerra era stata eretta la cappella al centro e che all’interno riporta anche le lapidi con i nomi dei Caduti perginesi (Prima e Seconda guerra mondiale).

Ultima corona, collocata al monumento dei Caduti di tutte le guerra, dopo il rito religioso officiato nella chiesa dei Padri Francescani. Davanti al monumento eretto sessant’anni fa da un comitato promotore formato dalle diverse associazioni d’arma, la commemorazione ufficiale accompagnato dal discorso pronunciato dal vicesindaco Daniele Casagrande di fronte alle autorità, alle associazioni, alla popolazione con la banda sociale di Pergine a accompagnare con le note, le varie fasi della cerimonia.

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