P4, nelle intercettazioni anche la Biancofiore

Ha fornito a Bisignani informazioni sul figlio della Boccassini. La deputata: «Era solo gossip di Cutrupi»


Mario Bertoldi


BOLZANO. «Io protagonista di attività di dossieraggio? Penso che chiunque mi conosca non possa che farsi una risata». Michaela Biancofiore, parlamentare altoatesina del Pdl eletta in Campania, respinge al mittente con determinazione le ipotesi apparse ieri sulla stampa nazionale ed in particolare su «Repubblica». «Sanno anche loro di averla fatta fuori dal vasino ed ora pubblicheranno una dettagliata smentita».

Il riferimento è alle nuove rivelazioni trapelate in relazione all'indagine sulla cosiddetta P4 che ha coinvolto in primis Luigi Bisignani, affarista, ex uomo di fiducia di Giulio Andreotti e grande confidente del mondo politico italiano. Michaela Biancofiore è finita nel mirino della stampa nazionale per una telefonata intercettata dalla magistratura proprio con Luigi Bisignani nella quale la parlamentare altoatesina rivelerebbe di aver saputo di indebite pressioni effettuate anni fa dal magistrato Ilda Boccassini per tirare fuori dai guai il figlio, coinvolto in presunti episodi di violenza nell'ambito dell'attività dei centri sociali di Milano.

«Bisignani è una persona squisita - puntualizza Michaela Biancofiore - è una persona di una gentilezza rara a differenza del profilo delinquenziale che ne stanno tracciando». La parlamentare del Pdl puntualizza comunque che le rivelazioni fornite da «Repubblica» sull'episodio cui faceva riferimento la telefonata con Bisignani del 16 gennaio scorso non sono veritiere. Nel senso che nella telefonata non si è mai fatto riferimento ad una vicenda di 14 anni fa avvenuta ad Ischia con il coinvolgimento del figlio del Pm Ilda Boccassini in una rissa.

«Io non ho mai saputo nulla di Ischia - riferisce ancora Michaela Biancofiore - io ho avuto modo di rivelare a Bisignani, a livello di gossip, segnalazioni confidenziali che mi erano giunte direttamente da Bolzano». Sarebbe stato Carmelo Cutrupi, noto medico dentista di Bolzano, già consigliere di circoscrizione per il centrodestra nel consiglio di quartiere Centro-Piani, a rivelare alcune voci che gli avevano passato degli amici milanesi.

Il classico gossip arrivato da Milano e finito in poco tempo a Roma con al centro della vicenda proprio la «rossa Ilda», il magistrato che sta indagando da tempo sul premier Silvio Berlusconi. «In effetti - racconta Michaela Biancofiore - nel colloquio con Bisignani ho semplicemente espresso delle considerazioni, quasi delle semplici battute: ma guarda...proprio il magistrato che accusa il premier di concussione per aver fatto una telefonata in questura nel caso Ruby sarebbe più volte intervenuta per salvare il figlio dall'arresto...ma era un pettegolezzo, nulla più».

Ora però la parlamentare altoatesina è sospettata di attività di dossieraggio perchè qualche giorno dopo la telefonata intercettata ad Arcore si sarebbe svolto un pranzo con i direttori delle principali testate riconducibili a Berlusconi ed il 22 gennaio scorso «il Giornale» riportò, seppur in termini dubitativi, la notizia dei sospetti sulla legittimità dei presunti intervento del magistrato a tutela del figlio. Secondo l'onorevole Biancofiore si sarebbe trattato, comunque, solo di casualità. «E poi io non ho mai saputo nulla dell'episodio di Ischia riportato dal Giornale» tiene ancora a precisare la parlamentare che, dunque, si tira fuori.













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