valle di non

«Non lo ferma nemmeno la scossa»

Lover, danni agli alveari nonostante il recinto elettrico: «La paura avanza»


di Giacomo Eccher


LOVER. Quattro arnie distrutte e il recinto elettrico da riparare ma forse anche da ripensare perché a quanto pare all'orso le scariche elettriche non fanno più paura. Nel mirino del plantigrado nella notte tra mercoledì è giovedì è finito stavolta l'alveare dei fratelli Gabriele e Stefano Zanotti, in località “Plan dei Ciasaleti” a monte dell'abitato, a poca distanza dal campo sportivo dove lo scorso fine settimana si è disputata una affollata gara di rampi bike.

«E' la 5ª volta che l'orso ci fa visita, 2 volte non è riuscito ad entrare grazie al recinto elettrico, mentre per ben 3 volte ci ha fatto dei danni. La prima volta un'arnia, la seconda volta 2 arnie e questa volta 4 arnie, oltre al recinto che ogni volta dev'essere riparato» ci dice Stefano Zanotti.

Lui e il fratello Gabriele la passione per le api l'hanno imparata dal padre, ma è una passione che – afferma – è destinata ad esaurirsi presto perché così non si può andare avanti: «Non è una questione di danni, che pure ci sono e che in parte vengono rifusi, ma di sistema di vita, nei boschi nessuno è più sicuro e l'orso è una presenza sempre incombente e sempre più ingombrante che rischia di rendere deserta la montagna ma anche i boschi a ridosso dell'abitato perché la paura avanza» afferma Zanotti.

L'esemplare in azione a Lover, a giudicare dai danni che ha provocato, deve essere bello grosso perché con potenti zampate ha scavato il terreno passando sotto i fili del recinto elettrico. Una visitina il plantigrado l'ha fatta lunedì notte anche al vicino centro sportivo rovesciando e disperdendo i sacchi dei rifiuti che erano stati raccolti dopo la festa e che erano pronti per essere recuperati dal Servizio raccolta: «Ormai non raccolgo che lamentele e la preoccupazione è sempre maggiore nel nostro territorio dove, ricordo, poco a monte dell'abitato transita il trafficatissimo Dolomiti Brenta Bike in un tratto molto stretto a monte di un dirupo: non so che cosa potrebbe succedere se un biker dovesse incrociare un plantigrado in quel tratto» afferma il sindaco di Campodenno Daniele Biada.













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