Niente ritmica nella nuova palestra 

In via Brennero. In Trentino ci sono pochi spazi per questa disciplina e nel progetto per la nuova costruzione c’è spazio solo per l’artistica La protesta di un’allenatrice: «Siamo stati dimenticati dall’amministrazione comunale. Deprimente che non ci sia una struttura adeguata»


Fabio Peterlongo


Trento. Niente ginnastica ritmica nella nuova palestra comunale che sarà costruita in via Brennero. Nel progetto non ci sono gli spazi per la pedana regolamentare e tutto fa pensare che l'impianto sia stato pensato solo per la ginnastica artistica. Una referente regionale di giuria per la Federazione Ginnastica e allenatrice di ginnastica ritmica accusa: «L'amministrazione comunale ci ha dimenticate. Il progetto è incentrato solo sulla ginnastica artistica, mentre noi non abbiamo spazi adeguati». La delegata regionale Fgi Micaela Baroni pur apprezzando lo sforzo per dare uno spazio alla ginnastica artistica conferma le criticità: «Le atlete della ritmica hanno bisogno di uno spazio adeguato, che al momento non c'è, nonostante sia una disciplina in forte crescita». La richiesta che arriva dal movimento è dunque di rivedere in corsa il progetto, la cui costruzione sta per partire.

Ritmica, una realtà in crescita

Questa elegante disciplina olimpica quasi esclusivamente femminile, che prevede il lancio di clavette, nastri, palle e funi in elaborate coreografie svolte su accompagnamento musicale, ha avuto negli ultimi anni una crescita notevole sulla scena locale. Sono 270 le atlete tesserate a livello provinciale con la Fgi, ma sono almeno un migliaio le praticanti. E ciò nonostante, mancano le strutture, spiega la referente di giuria: «Le tre società devono utilizzare il palazzetto di Gardolo, l'unico attrezzato con la pedana. Ma dobbiamo condividere quello spazio con tutti gli altri sport. Questo significa che abbiamo intervalli di tempo strettissimi per praticare gli esercizi. Se non si vuole restare a livelli bassi, la pedana è essenziale, perché gli esercizi di ginnastica ritmica si basano proprio sulla gestione degli spazi. È come giocare a pallavolo senza rete».

La referente di giuria ha sottolineato la mancanza di risposte da parte del Comune: «Alcune di noi hanno avuto di recente un incontro con l'assessore comunale allo sport Tiziano Uez e non sono emerse risposte adeguate. Ma il progetto si può ancora modificare». La delegata regionale Baroni, portavoce sia dell'artistica che della ritmica, ha ribadito l'esigenza di uno spazio, anche alla luce del fatto che il Trentino sarà sotto i riflettori della ritmica nazionale in occasione dei prossimi Campionati Assoluti che si disputeranno a giugno in Folgaria: «Organizziamo molti appuntamenti, è deprimente che uno sport in così forte crescita non abbia uno straccio di palestra adeguata. Anche considerato che richiede spazi e risorse minori rispetto alla ginnastica artistica».













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