RIVA

«Nel 2021 l’Alto Garda avrà la nuova viabilità»

L’assessore Gilmozzi ha ufficializzato le date al dibatitto promosso dal “Trentino”. Ecco la tempistica dei cantieri per la realizzazione del tunnel e delle altre opere


di Gianluca Marcolini


RIVA. «Il primo cantiere, quello della sistemazione di via S.Isidoro, partirà già quest’anno e si concluderà all’inizio del 2019. Gli altri interventi seguiranno a ruota: prevediamo di arrivare a completare tutto entro la fine del 2021». Cinque anni, mese più mese meno, il tempo che l’Alto Garda dovrà attendere per vedersi finalmente consegnate quelle opere che aspetta da decenni e che dovranno trasformare, questo almeno è l’obiettivo, la viabilità della Busa in maniera radicale risolvendo finalmente il problema della inadeguatezza strutturale della rete viabilistica che ha raggiunto livelli non più sostenibili. Mauro Gilmozzi stavolta non si è limitato ad una previsione di massima: incalzato dalle domande del vicedirettore del «Trentino» Paolo Mantovan, nel dibattito organizzato dal "Trentino" in Rocca per festeggiare la riapertura della redazione di Riva, l’assessore provinciale alle infrastrutture ha messo “nero su bianco” una sorta di calendario dei vari cantieri.

«La nuova legge sugli appalti – ha spiegato Gilmozzi – ci permette di suddividere l’opera in più unità funzionali, perfettamente autonome, così da poter procedere in più fasi. La prima riguarderà il potenziamento di via S.Isidoro, che è la più urgente. L’appalto è già pronto, contiamo di aggiudicarlo in via provvisoria a giugno e di procedere all’assegnazione definitiva a settembre per partire coi lavori a ottobre o novembre. Contiamo di concludere i lavori all’inizio del 2019. Per quanto concerne la galleria sotto passo San Giovanni, invece, prevediamo di andare in appalto quest’estate e quindi di far partire i lavori nella primavera del 2018 per poi consegnare il tunnel entro la fine del 2020. L’ultima unità che andremo a realizzare è la più delicata, ovvero il collegamento Maza-Linfano-Cretaccio, visto che sarà a cielo aperto e quindi la più visibile. In accordo con le amministrazioni comunali e con la Comunità si è deciso di dare vita ad un concorso di idee che partirà a settembre proprio per mettere al lavoro la fantasia dei progettisti affinché si riesca a trovare la migliore delle soluzioni possibili. Il nostro calendario prevede l’appalto nel settembre del 2018, l’avvio del cantiere nel 2019 e la conclusione nel 2021. Nel frattempo ci concentreremo sulla bonifica della discarica della Maza che verrà appaltata a settembre con inizio del cantiere fissato nel marzo del 2018 e la fine dei lavori entro l'estate del 2020».

Date alla mano, Gilmozzi ha dunque tracciato il cronoprogramma dando così soddisfazione alla sete di conoscenza dei cittadini della Busa, ormai disillusi e spazientiti. È molto più di una promessa quella che l’assessore ha affidato ad una sala gremita di gente (tutti i posti a sedere erano occupati e in molti sono stati costretti a seguire in piedi il dibattito) e che Paolo Mantovan ha messo alla prova con un interrogativo fulminante: «Chi fra i presenti crede veramente che quest’opera verrà realizzata?». Eloquente l’esito del sondaggio con neppure una mano che si è alzata. Poi, però, il vicedirettore ha ripetuto l’esperimento in finale di serata e il risultato è stato decisamente più confortante, per l’assessore provinciale.

Il dibattito - che approfondiremo domani con ulteriori servizi - ha visto protagonisti anche i sindaci di Riva Adalberto Mosaner, di Arco Alessandro Betta e di Nago Torbole Gianni Morandi e il consigliere della Comunità di valle Ezio Viglietti che si sono confrontati sul tema della mobilità a 360 gradi, parlando di trasporto pubblico, collegamento ferroviario, di sogni da realizzare ma anche di certezze da portare a casa al più presto. A seguire l’incontro, aperto da un intervento del caposervizio della redazione di Riva Gianfranco Piccoli, molti assessori e consiglieri comunali, rappresentanti del mondo economico, operatori turistici e per il nostro giornale anche la presidente Ilaria Vescovi, il vicepresidente Orfeo Donatini e il direttore Alberto Faustini.

«Con quest’opera - ha sottolineato Mosaner - dobbiamo dare una risposta alle esigenze dei nostri cittadini».













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