Mattarello, sulla mensa il Comune cerca l’accordo 

L’assessore Gilmozzi raccoglie il sì nell’incontro di insegnanti e genitori Spiega che si aumenterà lo spazio del cortile e dell’ingresso della scuola



TRENTO. L’ampliamento della mensa della scuola di Mattarello continua a dividere. La circoscrizione, da una parte, aveva respinto all’unanimità il progetto presentato dal Comune che prevede di allargare gli spazi scolastici verso nord, chiedendo invece di ampliare l’edificio verso sud, dove si trovano gli spogliatoi della piscina. Per sostenere questa soluzione c’è stata anche una raccolta di firme, consegnata ad Andreatta nel corso della visita del sindaco in novembre. In contemporanea si è organizzata una raccolta di firme su change.org, che è arrivata a oltre 200 firme. Il sindaco aveva promesso che si sarebbe incontrato con genitori ed insegnanti per sentire le loro proposte. Incontro che si è svolto venerdì sera alla presenza degli assessori Italo Gilmozzi e Chiara Maule. In quell’occasione, l’assessore ai lavori pubblici ha comunicato di aver accolto alcune richieste della circoscrizione e della popolazione che si opponeva al progetto. «Abbiamo deciso - afferma l’assessore Gilmozzi - che si eliminerà la gradinata di accesso alla scuola, in modo da recuperare più spazio nel cortile. Anche l’ingresso, che diventava un collo di bottiglia con l’accesso alla mensa, è stato raddoppiato. Ma rivedere tutti gli spazi, quando da anni la scuola chiede di allargare la mensa, ci sembra poco logico». Anche la dirigente Antonietta Decarli, che era presente all’incontro di venerdì, concorda su questa linea. «In una prospettiva dove avessimo larghi mezzi - sostiene la dirigente - potremmo rivedere anche il progetto, ma l’allargamento della mensa è richiesto da tempo e serve adesso. La nostra scuola, che comprende elementari e medie, è costretta ad effettuare due turni perché gli alunni possano mangiare: i coperti infatti sono 216, mentre sono 315 gli studenti che usufruiscono del servizio. Rivedere un progetto che è stato già avviato, e i cui lavori dovrebbero partire l’anno prossimo, c’è il rischio che si perda tempo prezioso. La crescita degli alunni ci sarà ancora nei prossimi 4 - 5 anni, poi è certo che per il calo delle nascite gli iscritti caleranno, quindi allargare la mensa potrebbe essere inutile se si aspetta ancora».

Una posizione condivisa da tutti i presenti all’incontro, anche se continua a covare lo scontento di una parte di popolazione che critica l’atteggiamento della giunta, poco disponibile al dialogo ed a accogliere il piano “B” sostenuto anche da fruitori della piscina, come la cooperativa HandiCrea.(sa.m.)













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