Mattarello dà battaglia sulla mensa 

Il consiglio boccia il bilancio comunale perché si è ignorata la richiesta dal basso



MATTARELLO. Parere contrario al bilancio di previsione 2018-2020. L’ha espresso, a maggioranza, il consiglio circoscrizionale di Mattarello con 6 voti (delle tre liste civiche), 3 i voti del Pd a favore. Consiglio che si è aperto con la surroga del consigliere dimissionario per incompatibilità Alex Tomasi, sostituito da Mariella Costanzo, impiegata amministrativa, dopo la rinuncia di Emiliano Tamanini, primo dei non eletti. Un bilancio che presenta grosse difficoltà (ma si sta pensando ad una variazione già a febbraio se arriveranno le risorse annunciate), è stato illustrato nel dettaglio dal vicesindaco Paolo Biasioli. Su Mattarello, nel 2018, sono previsti 2,5 milioni di euro per l’ampliamento della scuola media e 2019 un altro milione per completare l’intervento. Ma l’argomento su cui i consiglieri si sono soffermati è quello dell’ampliamento della mensa (previsto a bilancio quest’anno). Tutti (compreso il Pd) hanno criticato il fatto che le richieste della circoscrizione (ampliamento a nord) non siano state nemmeno prese in considerazione e il Comune ha fatto valere solo la propria soluzione (ampliamento a sud). L’ampliamento a nord è più costoso e non ci sono le possibilità di inserirlo adesso: lo ha detto il sindaco Andreatta venerdì scorso durante la visita, lo ha ribadito anche Biasioli al consiglio. Per Oreste Tamanini, portavoce della civica Torre Franca «abbiamo cozzato contro un muro di gomma, non so se politico o tecnico per questo votiamo contro il bilancio». Anche il presidente Michele Ravagni ha rincarato la dose: «Siamo stati presi in giro, perché la nostra richiesta sul progetto alternativo fatta a giugno non è stata vagliata».

Dello stesso avviso Alessandro Nicolli di Noi per Mattarello per il quale «manca la volontà politica di intervenire come ha chiesto la maggioranza della popolazione». Di diverso avviso il Pd che con Lorena Bridi ha espresso parere favorevole perché il bilancio presentato è sul 2018-2020 che per Mattarello prevede il grosso impegno dell’ampliamento della scuola media. «Per quanto riguarda l’ampliamento mensa scolastica invece, rimaniamo assolutamente convinti del fatto che l’iter progettuale, o meglio politico-decisionale, sia stato gestito in malo modo, pur tuttavia davanti alla certezza di poter avere un ampliamento significativo (+42 posti) che sarà completato entro settembre 2018, passa in secondo piano la mera speranza che ci sia la volontà politica di trovare un importo maggiore, in tempi diversi, di quello stanziato per il 2017 e destinato non solo a risolvere il problema della mensa ma anche a fornire la piscina di servizi adeguati e sbarrierati, come da noi fortemente richiesto. Inoltre, la paura che dire no oggi all’ampliamento a sud, dichiarandoci disposti ad attendere uno o più anni, venga considerato da parte dell’amministrazione come un segnale che l’ampliamento non è una vera urgenza. Considerata la valutazione del servizio statistica che stima in 3 anni gli anni di picco demografico (l’ultimo dei quali è il 2011, ossia quello dei bambini entrati quest’anno in prima elementare), il timore è che l’amministrazione comunale possa decidere semplicemente di stralciare il progetto e non fare alcun ampliamento della mensa, non ci sentiamo di dire no al progetto».

Prendendo lo spunto dalla diminuzione demografica il presidente Ravagni ha detto che si può anche valutare l’idea di posizionare provvisoriamente dei container (per due-tre anni) per l’ampliare la mensa e valutare in seguito la sistemazione a nord con le richieste di Asis e lo sbarrieramento della struttura.

Ha preso la parola anche il consigliere comunale Massimo Ducati: «A luglio, avevo presentato un ordine del giorno in consiglio comunale, approvato all’unanimità, per valutare le due ipotesi ampliamento mensa prima di decidere. Dopo quattro mesi constato che non c’è nulla di fatto». (g.m.)















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