lutto

Mario Pasquali se n'è andato a 101 anni: fu un protagonista dell’apicoltura

Divenne commendatore della Repubblica per meriti apistici. Fece conoscere l'apiterapia


Carlo Bridi


TRENTO. Alla veneranda età di 101 anni, ci ha lasciati l’eclettico Mario Pasquali commendatore della Repubblica per meriti apistici. Quando il 18 giugno del 2022 lo intervistammo per i 100 anni, era perfettamente lucido ed attivo, poi il lento declino. Le cose sono precipitate un mese fa quando per una banale caduta si è rotto il femore. Da quel momento la situazione è peggiorata velocemente e sabato è morto a casa sua, circondato dai tre figli e dai nipoti.

Con Mario Pasquali se ne va un grande protagonista dell’apicoltura trentina e dell’apiterapia, che aveva fatto conoscere ed apprezzare anche con l’associazione culturale apistica da lui fondata e presieduta per 40 anni, con la quale ha organizzato decine di corsi di formazione per aspirati apicoltori o anche semplici curiosi che volevano conoscere il meraviglioso mondo delle api e le qualità dei prodotti dell’alveare.

Ma sul tema delle api e sui prodotti dell’alveare il commendatore ha scritto diversi libri. Era il punto di riferimento anche per la FAI (Federazione nazionale apicoltori): fino allo scorso anno traduceva testi specialistici di apicoltura dal francese all’italiano. Ora, è andato a raggiungere l’amata moglie Rina morta una decina di anni orsono. Con lui sono cresciuti i più grandi apicoltori trentini dai Marigo di Lavarone, al compianto Paternoster di Ton prematuramente scomparso per un incidente 2 anni fa.

Ma Pasquali è stato molto altro, era stato assunto alla SIT nel 1947 ed all’interno dell’azienda fece una lunga carriera fino a diventarne economo. Ma per anni fu anche segretario regionale della Cisl Elettrici.

Come esperto apistico fu chiamato a svolgere relazioni sul tema dell’apiterapia in oltre 30 congressi e convegni a carattere internazionale. Era in grado di discorsi interminabili e si vantava di saper tenere alta l’attenzione di centinaia di partecipanti ai congressi per delle ore. È riuscito a portare a Trento anche un congresso internazionale sull’apiterapia che aveva fra i relatori pure un docente di medicina dell’Università di Parigi. Ricordava spesso la Lectio magistralis sul tema “i prodotti dell’alveare: alimento e medicina”, dove aveva parlato per oltre quattro ore. Per un trentennio ha tenuto aperto il suo punto vendita dei prodotti delle sue api ed era punto di riferimento per molti estimatori affezionati consumatori di miele, polline, pappa reale.













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