Magnifica, «silurato» Marco Vanzo

Lite con lo Scario per il Palazzo: via le deleghe


Luciano Chinetti


 CAVALESE. A poco più di un anno dalle elezioni è già nata la prima frattura all'interno del Consiglio dei regolani della Magnifica. Era da tempo che i rapporti tra lo Scario Giuseppe Zorzi e il regolano di Daiano Marco Vanzo, si erano guastati a causa delle scelte per l'utilizzo del Palazzo appena restaurato.  Mercolèdì sera l'epilogo: lo Scario ha tolto la delega per il completamento dei lavori al Palazzo al Regolano di Daiano e l'ha affidata al regolano di Varena Mauro Goss. Ma lo Scario sollecitato più volte dal regolano Vanzo perché chiarisca le motivazioni di tale scelta non ha voluto dire più di tanto: «Questa è una mia decisione - ha detto lo Scario - ma voi potete votare secondo coscienza senza. Ho provato ad affiancare al regolano Marco Vanzo quello di Varena Mauro Goss - ha aggiunto - ma fra loro non c'è stato alcun dialogo».  «Non condivido questa scelta - ha fatto sapere il regolano interessato Marco Vanzo - sia per il modo che per il merito. In primo luogo questa decisione è stata discussa in mia assenza e non ho potuto dire le mie ragioni», Ma anche per quanto riguarda il merito il regolano di Daiano ha avuto qualcosa da ridire: «Ho lavorato per cinque anni per la ristrutturazione del palazzo - ha detto - con incontri e contatti settimanali con la Sovrintendenza ed abbiamo dovuto sottostare alle direttive della tutela e degli organi tecnici. Il Palazzo è stato utilizzato per alcune iniziative e incontri pubblici, anche se mancava l'agibilità».  Lo Scario ha ribadito comunque che le responsabilità per l'utilizzo del palazzo se le era assunte lui direttamente. Ma il regolano ha fatto capire che non si fermerà qui e farà ricorso al collegio di Controllo. Ma non solo. Convocherà una conferenza stampa per spiegare le sue regioni. In sua difesa è intervenuto il regolano di Trodena Adolf Epp. «Dopo cinque anni di lavoro e di impegno fatto con passione per seguire i lavori del palazzo - ha detto Epp - non mi sembra giunto togliergli questo incarico. E' una scorrettezza». La delibera è passato con 3 voti contrari (quelli di Adolf Epp, Fabrizio Ciresa e dell'interessato) e un voto di astensione (Mauro Goss).  Ma dopo l'amarezza causata dal dissidio è arrivata anche una buona notizia. L'Hydro Dolomiti Srl ha deciso di cambiare rotta e venire incontro alla Magnifica e alle associazioni pescatori con il ristorno dei danni causati dallo svaso della diga di Moena. In base ad una convenzione, infatti, la nuova Società subentratata all'Enel verserà 15 mila euro a titolo risarcitorio ogni volta che verrà fatto lo svaso della diga di Moena. Una decisione storica che dà finalmente un po' di gratificazione al lavoro delle associazioni pescatori della valle.  

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