La novità: spaccio di cocaina al cimitero

La squadra mobile ha arrestato due nigeriani. I cipressi del vialetto di ingresso del camposanto «coprivano» le cessioni


di Mara Deimichei


TRENTO. Era un po’ strano quel via vai di persone nella stradina che porta al cimitero. Non sembravano parenti e amici affranti che andavano a trovare chi non c’è più ma piuttosto apparivano alla ricerca di qualcosa. È da questo spunto che è partita l’indagine antidroga della squadra mobile che si è conclusa con l’arresto di due nigeriani accusati di spaccio di cocaina e, marginalmente, eroina. Tutto ha inizio una ventina di giorni fa e gli investigatori lavorano alla «vecchia». Ossia niente intercettazioni ma ore e ore di osservazione e di controlli attorno alla zona di via Madruzzo e, appunto, del cimitero di via Giusti. Dove si era notato un aumento nel numero di tossicodipendenti (noti) che si aggiravano come se stessero aspettando qualcosa o qualcuno. Una zona strana perché non è mai stata un punto di ritrovo fra chi vende e chi acquista la droga.

Dagli appostamenti si è scoperto che il reale punto di attrazione era un appartamento di via Madruzzo dal quale uscivano con una certa frequenza due nigeriani. L’ipotesi che viene fatta dalla polizia è che ci fossero dei contatti telefonici fra spacciatori e tossici e che poi lo scambio stupefacente-soldi avvenisse al riparo dei cipressi del vialetto di entrata del cimitero. Un posto giudicato evidentemente tranquillo e dove era possibile fare lo scambio anche in pieno giorno. Dalle verifiche fatte dalla polizia pare infatti che la cessione di droga fosse concentrata nelle prime ore del pomeriggio e alcuni consumatori avessero anche due appuntamenti in una sola giornata.

Dunque dopo una ventina di giorni di osservazione mercoledì pomeriggio è scattato il blitz quando gli investigatori avrebbero visto, sotto la casa di via Madruzzo, uno dei due nigeriani cedere una dose. Sono quindi entrati in casa dove hanno trovato 25 grammi di coca e 15 di hashish. In cella sono così finiti Okechukwu Arinza Okoye, 27 anni, e Obinna Chukwueke, 35 anni regolari e impiegati in lavori saltuari. Secondo la mobile i due sarebbero stati in grado di smerciare fino a 200 grammi di cocaina alla settimana e altrettanti di hashish. I prezzi erano intorno ai 70 euro per una dose di cocaina e ai 25-30 euro per un grammo di hashish. I clienti, in tutto quasi una trentina, a quanto verificato dai poliziotti, erano trentini dai 25 ai 35 anni.

Lo spaccio avveniva in strada e i due, a quanto è emerso, avrebbero portato con sè una dose alla volta, tenendola in bocca, per deglutirla in caso di presenza delle forze dell’ordine, in modo da non farsi scoprire in possesso di droga.

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