La burocrazia nega l’ultimo desiderio: Luciano senza tomba

Pomarolo, ottantenne voleva essere sepolto nel suo paese Ma si era trasferito a Rovereto e poi a Nomi e quindi...



POMAROLO. La burocrazia spesso mette i bastoni tra le ruote dei cittadini per molti anni, qualche volta lo fa anche oltre l'immaginabile. Capita così che il signor Luciano Zaffoni, originario di Pomarolo, dopo aver vissuto quarant’anni nel suo paese, essersi poi trasferito a Rovereto e quindi negli ultimi anni a Nomi in casa di riposo dopo la morte voglia essere sepolto nel paese natio. Ma la burocrazia e i regolamenti - chi non risiede da più di 30 anni nel paese perde il diritto di essere seppellito nel cimitero comunale - hanno fatto passare dei brutti momenti a parenti e amici in attesa di poter celebrare il suo funerale: «Metti di essere nato un giorno di 85 anni fa a Pomarolo - scrive Luciano per voce delle figlie - metti di averci passato l'infanzia, la giovinezza e oltre, metti che i casi della vita ti abbiano portato a Rovereto ma di essere tornato a Pomarolo a ogni occasione e di aver coltivato in quel paesino della Destra Adige amicizie e ricordi e di aver sparso la musica della tua fisarmonica su e giù da Savignano. Metti che poi la vita ti abbia fatto trascorrere gli ultimi anni a Nomi in casa di riposo ma tu, in tutti questi anni abbia espresso come unico desiderio che i tuoi resti riposassero nel paese che hai vissuto come tuo. Bene, questo desiderio purtroppo si scontra con una burocrazia cieca e ottusa. E’ comprensibile e giusto che un Comune piccolo con un cimitero altrettanto piccolo disponga che il poco terreno disponibile venga riservato ai residenti e che quindi tu non possa sperare di avere la tua terra intorno alle tue spoglie mortali. Tuttavia ti sei illuso che almeno lo spazio per un loculo si possa trovare, almeno per contenere le ceneri con il tuo nome fuori dove le tue figlie, la tua famiglia e i tuoi amici possano farti un saluto. E invece purtroppo no! Vieni rimbalzato da Ponzio a Pilato, chiedi a destra e a manca fino a Peppone di guareschiana memoria ma per te a Pomarolo non c’è posto. Ancora a poche ore dalle tue esequie non sai dove andrai a finire ma tutto sommato ormai non ti importa più. Morta la speranza che avevi, qualsiasi alternativa è allo stesso tempo né meglio né peggio. A questo punto sorge la domanda: “Finirò mai di soffrire!?» E così le ceneri di Luciano saranno tumulate al cimitero di San Marco a Rovereto. A lui non rimane la soddisfazione di una cerimonia religiosa con una bellissima omelia di don Giorgio e la musica dell’amata fisarmonica. (pa.t.)

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