TRENTO

In via Borsieri si ricomincia da capo

Centro di salute mentale alla casa di riposo? No, meglio Maria Bambina: operazione da 11,5 milioni



TRENTO. Sembrava cosa fatta: il Centro di salute mentale doveva traslocare da via San Giovanni Bosco (dove il Comune di Trento reclama da tempo l’immobile dell’ex Casa di riposo civica) in via Borsieri, nella Casa di riposo Spes. Questa operazione - annunciata dalla giunta provinciale - era contenuta anche nel piano di Patrimonio del Trentino approvato lo scorso 12 maggio. E invece no, a distanza di poche settimane la Provincia cambia idea e dà il via libera a Patrimonio del Trentino per un’operazione definita “più vantaggiosa” ma anche più onerosa. A fronte di una spesa di 5 milioni di euro infatti l’investimento sale a 11,5 milioni di euro. Si tratta dell’acquisto del complesso immobiliare delle suore di Maria Bambina sempre in via Borsieri, ma sul lato opposto della strada rispetto alla Casa di riposo Spes (giudicata troppo cara dai tecnici provinciali).

Qui - nel complesso Maria Bambina - dovrebbero trasferirsi oltre al Centro di salute mentale anche Trentino school of Management (attualmente in via Giusti) e altri uffici provinciali da individuare. L’operazione viene indicata in delibera semplicemente come “accentramento di strutture e servizi dell’amministrazione pubblica a Trento” ed è stata confermata - tra varie perplessità - alle famiglie che ruotano attorno al Centro di salute mentale che già avevano opposto resistenza a una prima ipotesi di trasferimento nei locali ex Cisl di via Santa Croce, edificio giudicato non idoneo per gli ospiti del centro.

Leggi il programma triennale di Patrimonio del Trentino













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