salute

In arrivo nuovi farmaci per i malati di Epatite C cronica

Piano da cinque milioni di euro della Provincia: possono arrivare a costare fino a 45mila euro alla scatola



TRENTO. In arrivo nuovi farmaci per i malati di epatite C cronica: la Giunta provinciale, su proposta dell'assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, ha approvato le linee guida per l'accesso e l'erogazione ai malati dei nuovi farmaci Sovaldi (sofosbuvir) e Olysio (simaeprevir) che, a giudizio della Commissione consultiva tecnico-scientifica dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), possiedono il requisito dell'innovatività terapeutica. La giunta ha stanziato 5 milioni di euro: questi due farmaci, infatti, possono arrivare a costare fino a 45.000 euro alla scatola.

"Con questo provvedimento prevediamo il trattamento di circa 120 pazienti rientranti nei criteri Aifa di priorità da 1 a 6 - spiega l'assessora Borgonovo Re - ai quali garantiamo la disponibilità di questi nuovi farmaci che, rispetto alle terapie precedenti, hanno una maggiore efficacia e ci consentono di trattare anche pazienti per i quali in precedenza non esistevano possibilità di cura".

Le Regioni e le Province autonome devono, secondo quanto previsto dal decreto-legge n. 158 del 2012 in materia di innovatività terapeutica, assicurare la disponibilità immediata agli assistiti, mediante gli ospedali e le azienda sanitarie locali, al fine di garantire su tutto il territorio nazionale il rispetto dei livelli essenziali di assistenza (Lea). L' Aifa, con due provvedimenti di novembre e dicembre 2014, ha attribuito a questi due nuovi farmaci il numero di Aic (autorizzazione immissione in commercio), ne ha disciplinato la classificazione ai fini della rimborsabilità e della fornitura, nonché ha fissato le condizioni e le modalità di impiego.

Il Sovaldi (sofosbuvir), un nuovo inibitore del virus dell'epatite C, rispetto alle terapie precedenti si distingue per essere un farmaco sicuro, ben tollerato, con un ottimo profilo farmacologico, dotato di un elevata barriera contro le resistenze legate a mutazioni genetiche del virus, di una maggiore efficacia e utilizzabile a favore di categorie di pazienti per le quali in precedenza non esistevano possibilità terapeutiche. L'Olysio (simeprevir), un altro nuovo inibitore, in associazione con Sovaldi (sofosbuvir) è stato anche individuato dall'Associazione italiana per lo studio del fegato (Aisf) come trattamento ottimale per i pazienti affetti da tale malattia.













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