Gli alpini: «Siamo stufi di pulire il parco dell’asilo»

Il capogruppo Zeni: abbiamo spazzato il giardino e gettato la sporcizia ora tocca al Comune fare la sua parte. Decine di segnalazioni, nessuna risposta


di Michele Stinghen


ROVERETO. Sporcizia, incuria, scarichi malfunzionanti, e lunedì ricomincia la scuola. Se non fosse per i "vicini di casa" - ovvero gli alpini di Rovereto - il piccolo giardino della scuola dell'infanzia di via Canestrini sarebbe in condizioni peggiori.

Le penne nere però ora sono stufe di lavorare di ramazza, e denunciano la situazione. Soprattutto perché spetterebbe al Comune tenere pulito ed in ordine. Da tre anni la scuola dell'infanzia del rione nord è ospitata tra via Dante e via Canestrini; bambini e maestre hanno a disposizione sul retro un piccolo piazzale, con giochi per bambini. In questo cortile, di proprietà del Comune, gravita anche la sede degli alpini cittadini. Questi non mancano mai di buona volontà, e sono loro a mantenere pulita l'area. Ma quando è troppo, è troppo. «Abbiamo inviato decine di lettere di segnalazione al sindaco ed alla giunta - esordisce Renato Zeni, capogruppo degli alpini di Rovereto - senza ricevere mai risposta. Il Comune sta spendendo soldi su soldi per rifare la ciclabile di via Dante (che, a nostro giudizio, causa solo disagi) e parla di "Rovereto città europea”, ma non è capace di spendere quel minimo necessario per tenere pulito il giardino di un asilo». Ieri il cortile non era proprio un bel vedere: per metà era invaso da aghi e foglie cadute dagli alberi vicini, mentre il pavimento in poliuretano attorno ai giochi era sconnesso e creava diversi scalini. «Sotto il pavimento per i bambini c'è di tutto, è molto sporco - garantiscono gli alpini - ed è stato posto alla bell'e meglio. Tanto che avevano persino coperto una caditoia». L'acqua infatti è uno dei problemi del giardino: «Il cortile è in pendenza e ad ogni temporale la nostra sede rischia di venire allagata. Gli scarichi sono parzialmente ostruiti e non c'è drenaggio - continua Zeni - per non parlare della fognatura. Spesso si sente un odore sgradevole». Dalla caditoia risalgono le zanzare tigre: «Non sono mai passati con gli antilarvali, siamo invasi», fa Zeni. Per dare una pulita e ridare dignità al cortile basterebbe poco, ma il Comune - segnalano gli alpini - non si muove. Forse una denuncia pubblica funziona, come pochi mesi fa, quando invocarono le grate contro i piccioni sul balcone, sempre nello stesso cortile. «Finora abbiamo taciuto e lavorato, non ci teniamo a farci vedere, come fanno altri. Ma adesso siamo stufi - conclude Zeni - l'amministrazione spende soldi per una ciclabile malfatta e invece non si interessa delle cose di tutti i giorni, nemmeno se si tratta di bambini. Nè tantomeno si degna di rispondere alle nostre lettere. Ora però noi alpini siamo stanchi di far pulizia per conto di altri a Rovereto».

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