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Giornata della memoria, Trento si prepara

TRENTO. La giornata della memoria si avvicina e il Comune di Trento presenta un complesso di iniziative previste per i giorni precedenti e successivi il 27 Gennaio. A spiegarlo, ieri, l’assessore a...



TRENTO. La giornata della memoria si avvicina e il Comune di Trento presenta un complesso di iniziative previste per i giorni precedenti e successivi il 27 Gennaio. A spiegarlo, ieri, l’assessore a Cultura,Turismo e Giovani Lucia Maestri: “Questa città non fatica ad assumersi le sue responsabilità. Altrettanto vero è che Trento è stata premiata con la medaglia d’oro alla Resistenza”. Le iniziative avranno inizio oggi a Palazzo Geremia, dalle 17.30, commemorando Don Giuseppe Placido Nicolini. La responsabile della Fondazione Museo Storico ricorda che “ogni anno cerchiamo di presentare personaggi che hanno subito la Shoah. Originario di Villazzano, Don Nicolini diventa vescovo di Assisi e salva la città dall’occupazione, trasformandola in una “città – ospedale” in cui si rifugiarono molti ebrei . La mostra verrà poi spostata a Villazzano tra il 28 Gennaio e il 2 Febbraio”. Momento culmine domenica 27 Gennaio, con l’iniziativa di Valentina Miorandi realizzata in collaborazione con il Comune e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia; “L’idea è stata accolta subito favorevolmente”commenta il presidente dell’Anpi Trentino, Sandro Schmid, “ è originale per il per il suo contenuto storico ed artistico”. Intuizione che nasce dalla visita dell’artista nei campi di concentramento: “Le cifre dell’olocausto rimangono astratte: il museo all’interno dei campi permette invece di avere un’incontenibile esperienza fisica” spiega la Miorandi. Così ha pensato di riprodurre l’area del campo di Birkenau a Trento: si tratta di una superficie pari a 170 campi da calcio. Verrà tracciata una linea di gesso , coinvolgendo la comunità in una sorta di “staffetta della memoria”. La partenza sarà alle 9.30 in Piazza Fiera. “Oggi assistiamo al ritorno di movimenti che si richiamano alle ideologie del fascismo e del nazismo. L’odio razziale nei confronti di zingari, omosessuali, per chi ha una religione diversa è omogeneo” sottolinea Schmid. Per questo collaborano con l’Anpi “Arcigay” ed “Arcilesbische”, ricordando che l’Olocausto non ha ucciso solo sei milioni di ebrei ma anche altre categorie di esseri umani.(s.v.)













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